Onana, il poliziotto che arresta i tiri killer

Il portiere: "Sognavo di difendere la gente, ora proteggo la porta nerazzurra"

Onana, il poliziotto che arresta i tiri killer

Da bimbo fantasticava di arrestare i cattivi. E allora, chi meglio di un poliziotto? Era quella la divisa che il piccolo André Onana sognava di indossare.

Nel villaggio camerunese di Nkol Ngok, André se lo ricordano bene: famiglia povera, genitori che si spezzavano la schiena nei campi, lui che li aiutava nonostante fosse solo un bimbo. E quando si stendeva sul letto correva col pensiero, inseguendo malviventi immaginari. Oggi ricorda: «Mi sarebbe piaciuto difendere la gente dai criminali...». Ma il suo karma era un altro: proteggere la porta dai tiri assassini. Che possono arrivare quando meno te l'aspetti. Come ieri sera a Lisbona, proprio sul fischio finale dell'arbitro. Però il Benfica non aveva fatto i conti col poliziotto Onana, capace - esattamente come contro il Porto - di arrestate l'estrema palla-killer che avrebbe potuto ammazzare il trionfo interista resuscitando due squadre già destinate al tavolo dell'autopsia.

Ma se il piccolo André del polveroso campetto di Nkol Ngok è diventato il grande André del sontuoso Stadio da Luz, il merito è anche di suo fratello maggiore: quel giovane portiere al quale il baby Onana portava la borsa e da cui avrebbe mutuato la passione di volare bloccando palloni fatti di stracci. Almeno fino a quando, 14enne, fu segnalato all'idolo del posto, un certo Samuele Eto'o. Per André è la svolta: passa dall'Academy di Eto'o alle giovanili del Barcellona e da qui all'Ajax. Dopo la gavetta conquista il posto da titolare e tutto fila liscio fino al 5 febbraio 2021, quando viene squalificato per un anno dalla Uefa. Il motivo è controverso: risulta infatti positivo al furosemide a seguito di un test anti-doping, con il portiere che si giustifica sostenendo di «aver assunto la sostanza proibita inconsapevolmente», prendendo per motivi di salute la furosemide (invece che un medicinale contro il mal di testa) prescritta alla moglie, all'epoca in gravidanza.

Il resto è storia recente. Rimasto svincolato, il primo luglio 2022 viene tesserato dall'Inter. Handanovic è in fase calante e lui gli subentra. Buone prestazioni. A volte ottime. Ai mondiali in Qatar litiga col ct del Camerun e perde il posto; rientra in patria e dà l'addio alla nazionale con un colpo di tweet. Ha carattere il ragazzo, come dimostra anche il coriaceo faccia a faccia di qualche settimana fa con Dzeko. Del resto nell'Inter i nervi sono a fior di pelle. I nerazzurri crollano in campionato. Ma, complice la Pasqua, risorgono in Champions.

Ivano Bordon, ex gloria della porta interista ci

confessa: «Onana è bravo, ma deve migliorare tecnicamente. Se lo cederanno sarà un affare considerato che a Milano è venuto quasi a costo zero. Se rimarrà sarà comunque un'ottima scelta». Un amico poliziotto può essere prezioso.

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