Open d'Italia, Nadal travolge Federer: re di Roma per la 7ª volta

Lo spagnolo domina la finale contro lo svizzero: bastano due set per vincere il Masters di Roma. Una finale senza storia agli Open d'Italia

Open d'Italia, Nadal travolge Federer: re di Roma per la 7ª volta

È forse troppo semplicistico dire che Rafa Nadal è l’ottavo re di Roma, ma è anche la realtà: lo spagnolo ha vinto per l’ottava volta in carriera gli Internazionali d’Italia, quinto Masters 1000 stagionale dotato di un montepremi di 2.646.495 euro, sui campi in terra rossa del Foro Italico di Roma. Il mallorchino, dopo i successi ottenuti negli anni 2005, 2006, 2007, 2009, 2010 e 2012, si ripete travolgendo in finale Roger Federer per 6-1 6-3 in un’ora e nove minuti di gioco.

Troppo forte Nadal, che dopo le difficoltà evidenziate con Gulbis e Ferrer ha finito il torneo in crescendo, aggiudicandosi il 31esimo capitolo della sfida infinita con Federer. Per il 26enne mancino di Manacor, che a Roma non perde dalla finale persa nel 2011 con Djokovic, 56esimo titolo della carriera (41 sulla terra) e Masters 1000 in bacheca che salgono a quota 24. Rientrato a febbraio dopo uno stop di sette mesi per l’infortunio al ginocchio, Nadal continua a vivere un 2013 da sogno: otto tornei, otto finali, sei vittorie (di cui una, Indian Wells, sul cemento) e appena due sconfitte, da Zeballos a Vina del Mar (il torneo del rientro) e da Djokovic a Montecarlo. "È un giorno felice dopo un anno difficile, sono emozionato di vincere un torneo con tanta storia come quello di Roma", confessa Nadal, che incassa i complimenti di Federer, per il quale gli Internazionali restano un tabù. Ancora una sconfitta in finale, come nel 2003 con Mantilla e nel 2006, sempre contro lo spagnolo. Ma rispetto a quell’entusiasmante match in cinque set, oggi è stata un’altra storia.

Parte bene Roger, che decide di cominciare affidandosi al serve and volley, ma negli scambi si fa preferire Nadal, che spesso costringe lo svizzero a giocare ben al di là della linea di fondo campo e al terzo gioco conquista il primo break, complici anche due errori sul dritto dell’avversario. Il gioco di Rafa - ritmo alto e colpi profondi - fa annaspare Federer, che "stecca" sempre più spesso le risposte, anche di rovescio, e cede il servizio anche nel quinto gioco.

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