Le immagini dello scontro tra l'ex allenatore della Fiorentina Delio Rossi e il giocatore serbo Adem Ljajic difficilmente saranno dimenticate. Il tecnico, esonerato dal club e squalificato per tre mesi, dopo il fattaccio si era scusato con tutti: società, tifosi e giocatore. Poi però, nella conferenza stampa di commiato, Rossi aveva detto di chiedere rispetto, lasciando intendere che era stata toccata (verbalmente) la sua famiglia: "Su questo non transigo, esigo rispetto". Erano circolate anche alcune indiscrezioni sulle possibili offese che il giocatore serbo avrebbe pronunciato all'indirizzo dell'allenatore, in quel momento concitato della partita tra Fiorentina e Novara. Oggi Ljajic rompe il silenzio e fornisce la sua versione dei fatti affidandosi ai microfoni di ViolaChannel, canale ufficiale del club toscano.
"Innanzitutto voglio chiedere scusa alla società, ai compagni e a tutti i tifosi della Fiorentina, ma a Delio Rossi non ho detto nulla di brutto". Il giocatore ammette di aver sbagliato: "Senza dubbio il mio gesto non è stato bello, ero arrabbiato perché la squadra perdeva, ma poi è successa una cosa brutta...".
Cosa è accaduto quindi? "Ho solo detto al mister 'Sei un grande, bravo così'... ma non mi aspettavo quanto è accaduto. Lui mi ha detto cose brutte ed è stata una situazione molto difficile". Ma Ljiaic ha offeso o no Delio Rossi? Il giocatore risponde così: "Lui mi ha detto 'str..., ti voglio ammazzare' allora io ho replicato in serbo dopo le botte, ma senza dire nulla di brutto". Poi Ljajic prosegue raccontando quello che è successo durante l’intervallo negli spogliatoi: "Il mister ha buttato via la lavagnetta ed è venuto subito da me, mi ha detto delle cose e io a lui".
Il giovane serbo chiede a Sky di mostrare il filmato: "Leggete pure il mio labiale, sono pronto a qualsiasi prova tv. Hanno messo in giro la voce che io abbia insultato la madre morta, che abbia parlato di un figlio handicappato e invece non è vero. Se si vede che dico cose simili, sono pronto a lasciare il calcio per sempre..."
L’aggressione è finita sui media di tutto il mondo. E ovviamente anche in Serbia, il paese di Ljajic: "È stato difficile per me ma soprattutto per la mia famiglia. Hanno visto tutti in Serbia, i miei nonni, babbo, mamma, i miei fratelli. Ora mi sono un po' calmato, i compagni mi sono stati vicino e questo è stato importante e mi dispiace essere stato sospeso dagli allenamenti, la società si è arrabbiata. Ma io non mai avuto problemi con gli allenatori, questo è il primo, ora però non vorrei più parlarne". Che farà ora Ljajic? Lui dice di voler tornare a giocare al più presto con la Fiorentina, con cui è legato da un contratto fino al 2014: "Qui ho comprato anche casa, dopo le vacanze vengo per il ritiro poi vedremo cosa succederà".
Il tempo potrebbe appianare le tensioni e indurre la società viola a perdonare il giocatore. Resta da ricucire, però, anche il rapporto coi tifosi - cosa non facile - che sia durante la partita incriminata sia nei giorni successivi al fattaccio si schierarono (noin tutti ma quasi) dalla parte di Delio Rossi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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