Mensik, l'altro baby che insegue Jannik

Paolini cambia coach, potrebbe arrivare Errani

Mensik, l'altro baby che insegue Jannik
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L'ultimo big era rimasto lui, ma quando capita di giocare contro uno che praticamente ha la metà dei tuoi anni, finisce che Jannik Sinner continua a dormire sonni tranquilli. Il problema però non è che Novak Djokovic abbia dovuto rinviare i festeggiamenti per il centesimo torneo della carriera, visto la sconfitta 7-6, 7-6 con Mensik nella finale di Miami. Il fatto è che quelli che dovevano attaccare il numero 1 del Numero Uno del tennis ai box, sono quasi sembrati una generazione perduta. Perché se Djokovic, a 37 anni, si può permettere una battuta d'arresto (tra l'altro aveva anche un problema a un occhio), gente come Alcaraz, Zverev, Tsitsipas, Fritz, Rune, Medvedev rischiano di diventare già sorpassati.

Jakub Mensik, proprio lui, ha per esempio due anni in meno di Alcaraz, 19 contro 21, eppure è uno di quelli che sta evidenziando le crepe di Carlos: che alla sua età già dominava ed è invece ora già preda dei suoi demoni. Il ragazzo ceco ha vinto in Florida il suo primo Masters 1000, superando pure un problema al ginocchio: «Due giorni prima della finale mi faceva un male cane il ginocchio e sono andato dal supervisor del torneo per ritirarmi: lui però era a pranzo, così ho cominciato a fare fisioterapia e mi son sentito meglio». Fortuna, insomma, ma tenacia comunque: «Ho battuto il più grande campione del tennis, quando Nole ha vinto il primo 1000 io non ero ancora nato. Ho ancora tanto da migliorare e non vedo l'ora di tornare al lavoro».

E dunque quando Jannik tornerà in campo rischia di trovare gente come lui, come Cinà e come altri teenager terribili in un mondo del tennis cambiato.

Tanto cambiato anche per Jasmine Paolini, che ha annunciato la separazione dal suo coach Renzo Furlan (che potrebbe rimanere in altra veste): al suo posto - è la notizia - potrebbe arrivare la sua compagna di doppio Sara Errani.

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