Un alibi tira l'altro. Pur di mascherare sconfitte amarissime. A questo andazzo non è sfuggito neppure Moratti, presidente del triplete interista nonché interprete del retropensiero popolare nerazzurro, che ha così commentato il ko dei suoi a Torino: «Rizzoli non è stato benevolo con noi, e questo mi ha fatto arrabbiare mentre vedevo la partita. Sarebbe stato più giusto un pari». La riesumazione d'un episodio contorto ha ampliato la querelle fra i rivali di sempre. Al punto che John Elkann, presidente di Exor, quindi azionista principe del club bianconero, ha tirato una pesante stoccata ai rivali: «È abbastanza stupefacente, come ha detto Marotta, la capacità dell'Inter di non saper perdere nonostante dovrebbe averci fatto l'abitudine». Moratti, solitamente fumantino, non s'è lasciato andare a un plateale fallo di reazione ma ha replicato come se leggesse le battute d'una vignetta di Staino: «In questo caso la risposta migliore è la saggezza di Zhang, il silenzio intelligente di Zhang». Come dire a John, hai peccato di saggezza e intelligenza.
Eppure Allegri, all'indomani del ko di Firenze, aveva impartito una bella lezione di sportività a chi cercava di mettere in mezzo l'arbitro: «Abbiamo preso due schiaffi, non siamo riusciti a reagire, abbiamo giocato male, non abbiamo giocato da Juventus. Prendiamo atto di questa lezione per ripartire meglio di prima».
Così è stato. E la squadra bianconera, rivista negli uomini e nel modulo, con tutti i campioni in formazione, non ha più perso un colpo: 5 partite, altrettante vittorie, 9 gol fatti e appena uno al passivo. Sul versante nerazzurro, invece, la ricerca affannosa di giustificazioni rischia di pregiudicare il futuro prossimo. Rizzoli ha sbagliato tanto, è evidente. Ma ci sono volute 5 grandi parate di Handanovic per lasciare l'Inter in linea di galleggiamento. Altrimenti il passivo sarebbe stato superiore. E poi, e poi... Qualcuno dica a Perisic e Icardi che, pur avendo ragione, non possono comportarsi da bulli e prendersi 2 turni di stop a testa. Se Zhang e Pioli vogliono resettare il gap, ancora esistente fra i due club, e chiudere la bocca all'Elkann di turno, dovrebbero ripartire da queste considerazioni.
Pia illusione. Il condizionale è d'obbligo perché la società, contraddicendo anche le parole di Moratti, è ritornata in campo alle 19 di ieri con un comunicato scritto in modo orribile: «Il club non comprende il motivo per cui Juventus FC continui a riferirsi all'Inter, mentre la nostra attenzione non è mai stata su di loro.
Abbiamo, nei toni corretti e nelle sedi appropriate, cercato un confronto su quelle che riteniamo decisioni arbitrali discutibili per noi e per la Serie A». La Juventus, in effetti, non c'entra nulla... Ma l'italiano...
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