Paura per Maradona: operato d'urgenza alla testa

Ricoverato per anemia e depressione: gli è stato riscontrato un ematoma cerebrale per un trauma

Paura per Maradona: operato d'urgenza alla testa

Neanche il tempo di festeggiare il suo sessantesimo compleanno (lo scorso 30 ottobre) e Diego Armando Maradona si trova già a dover giocare la partita più difficile della sua vita. Il fuoriclasse argentino era stato ricoverato lunedì presso una struttura ospedaliera di La Plata. I primi sintomi facevano pensare a un forte esaurimento nervoso legato a una possibile patologia depressiva. Magari dovuta all'isolamento derivante delle misure precauzionali contro il Covid-19, che avevano impedito a Diego di trascorrere il giorno del suo compleanno insieme ai suoi cari come racconta il suo manager Stefano Ceci: «Da tempo era abbattuto, è rimasto rinchiuso per mesi solo con la cuoca e un aiutante, non incontra i familiari da inizio pandemia. A livello psicologico era molto giù».

Lo scorso weekend infatti Maradona aveva abbandonato all'intervallo la partita del suo Gimnasia contro il Patronato. Il segnale di come le sue condizioni psico-fisiche fossero preoccupanti (digiunava e non proferiva parola da 3 giorni) come svelato ieri mattina dalla figlia Dalma. Gli esami del pomeriggio, invece, hanno riscontrato una diagnosi diversa ma altrettanto terribile: El Pibe de Oro dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per il trattamento di un coagulo all'interno del cervello. Un'operazione d'urgenza che tiene col fiato in sospeso milioni di tifosi. Diego, infatti, resta uno dei calciatori più amati del pianeta. Genio e sregolatezza allo stato puro.

Non è la prima volta, infatti, che il Diez argentino si trova in ospedale in precarie condizioni di salute. In passato Maradona si era ritrovato più volte sospeso tra la vita e la morte a causa dell'abuso di sostanze stupefacenti. La dipendenza dalla cocaina l'aveva portato a un passo dall'autodistruzione nei primi anni Duemila, prima di disintossicarsi a Cuba. Negli ultimi tempi tutto sembrava procedere per il meglio, con i demoni che albergavano nel suo animo scacciati. Merito anche del calcio, il suo amore più grande.

Da allenatore le soddisfazioni non erano state le medesime di quando da calciatore accarezzava il pallone con il suo sinistro magico, tuttavia il ritorno in panchina era coinciso con un Diego sereno e lontano dalle vecchie tentazioni. Nell'ultimo lustro lo stile di vita era diventato regolare e lontano dal clichè del campione dannato.

Con Maradona protagonista delle cronache soltanto per alcune dichiarazioni provocatorie e non per la condotta della propria esistenza. Il mondo del calcio via social si stringe intorno a una delle sue più grandi leggende. Animo Dieguito!

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