Pelè: "Gioco contro il tumore con il sorriso"

O Rei operato al colon è fiducioso: "Sto bene". È in ospedale da una settimana

Pelè: "Gioco contro il tumore con il sorriso"

Un colpo di tacco, un dribbling, una finta. Questa volta serve davvero il tocco autentico del fuoriclasse, del campione per uscire da una situazione difficile. L'avversario è subdolo e bastardo ed è entrato a gamba tesa ma il campione pare averlo dribblato come solo lui sa fare. Pelè e il tumore. La partita si è già giocata e il numero 10 ieri ha voluto celebrare la vittoria, l'ennesima. «Sto bene, vincerò anche questa». E la torcida di tutto il mondo può tornare ad esultare dopo aver trattenuto il fiato.

Il numero 10 brasiliano per antonomasia, 80 anni, ha scelto i social network per raccontare cosa gli è accaduto, dopo le voci dovute a un misterioso ricovero che durava da una settimana. Maglia del Brasile, pallone in mano: nella foto che O rei ha postato c'è tutto ciò che serve per dribblare voci e illazioni. «Sabato scorso sono stato operato per rimuovere una lesione sospetta al colon destro. Il tumore è stato identificato durante controlli di routine. Amici miei, grazie mille per i gentili messaggi. Ringrazio Dio per sentirmi molto bene e per aver permesso al dottor Fábio e al dottor Miguel di prendersi cura della mia salute. Per fortuna sono abituato a festeggiare grandi vittorie insieme a voi».

Subito dopo l'arrivo del campione all'ospedale Albert Einstein di San Paolo era trapelata dai media brasiliani la notizia di un malore che lo aveva colpito con tanto di svenimento che lo aveva costretto al ricovero. Notizia smentita dallo stesso Pelè che nonostante la situazione complicata non perde il suo solito buonumore e anzi, assicura a tutti che giocherà «questa partita con il sorriso sulle labbra con tanto ottimismo e gioia di vivere circondato dall'amore della mia famiglia e dei miei amici».

Gioia di vivere e la stessa felicità che ha trasmesso al mondo con il pallone tra i piedi. Tanti trionfi, tante sfide.

Questa, forse, la più complicata che tiene in ansia il mondo sportivo e un intero Paese che aspetta buone notizie. E che per adesso si accontenta dell'ennesima giocata del 10 più amato, capace di dribblare tutto e tutti. Anche il male più subdolo.

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