Pelé ha raggiunto il suo riposo eterno. Il suo corpo è stato infatti seppellito ieri pomeriggio al Memorial Necrópole Ecumênica, il cimitero verticale più alto del mondo nella sua Santos. La sepoltura è stata riservata ai soli membri più stretti della famiglia, la moglie imprenditrice, la 56enne Márcia Aoki, in lacrime come i sei figli di O Rei Edinho, Kely, Jennifer, Joshua, Celeste e Flávia. Pur avendo acquistato una tomba al nono piano per tutta la sua famiglia e dove è già sepolto suo padre Dondinho, Pelé resterà per sempre al primo piano, per facilitare l'accesso dei suoi tanti tifosi.
La sepoltura ha concluso due giorni di grandi emozioni a Santos, con oltre 250.000 persone che sino alle 10 del mattino di ieri si sono recate a Vila Belmiro, lo stadio dov'era stata allestita la camera ardente. Tanti i suoi ex compagni di squadra del Santos e della Seleçao anche se le assenze di Ronaldo, Kakà, Ronaldinho e Dunga sono state criticate dai media brasiliani. Presente invece Careca, l'ex idolo del Napoli, per rendere omaggio a O Rei ieri all'alba.
Poco prima della fine della veglia funebre, è anche arrivato il neo presidente Lula, accompagnato dalla terza moglie Janja. Lo attendeva una folla di tifosi del Santos che all'ingresso dello stadio lo ha accolto al grido di «Lula, ladrone, il tuo posto è la prigione». Anche se l'episodio è stato tenuto basso dai media, i video della contestazione sono immediatamente diventati virali online. Lula se n'è poi andato scosso e senza parlare con la stampa. Dieci minuti dopo, alle 10 locali, la bara di Pelé sul camion dei pompieri ha iniziato, a passo d'uomo, a percorrere le vie di Santos. Oltre tre ore per percorrere 13 Km tra due ali di folla e fuochi d'artificio per celebrare O Rei al suo passaggio. Commozione quando il feretro si è fermato davanti alla casa di Dona Celeste, la centenaria mamma di Pelé, che non ha potuto partecipare al funerale perché allettata. Solo l'altro ieri sera Dona Celeste era stata informata della morte del figlio dalla sorella di Pelé, Maria Lúcia do Nascimento, che si prende cura di lei.
Prima di entrare nel cimitero e lasciare i suoi fan, una banda ha suonato l'inno di Santos «O Leão do Mar» e l'emozione ha preso il sopravvento anche su chi era lì per proteggere Pelé: piangono infatti anche i vigili del fuoco mentre i tifosi intonano per l'ultima volta «Mille gol, mille gol, mille gol, solo Pelé, solo Pelé, che ha giocato per il mio Santos».
Ieri il sindaco della città ha promesso di dedicare a O Rei «il più grande giardino sulla spiaggia del mondo» mentre quello di Rio de Janeiro ha informato che, da oggi, l'Avenida Radial Oeste, che circonda lo stadio Maracanã, si chiamerà Avenida Pelé.
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