Se c'è una cosa che ha contraddistinto la storia del Real Madrid e quindi i suoi trionfi è il non stare a specchiarsi dopo un successo. Quindi è vero, grande festa per la quindicesima vittoria in Champions League, applausi a scena aperta per il quinto timbro continentale di Carlo Ancelotti, ma già da oggi i blancos inizieranno a pensare al futuro, che dovrà naturalmente ricalcare il passato. Quindi altri trionfi per un club mai sazio di arricchire la propria bacheca attirando i migliori calciatori a disposizione. E il prossimo fenomeno in arrivo non è uno qualunque, bensì Kylian Mbappé, che dopo una lunga corte vestirà la camiseta del Real fino al 2029. Questo infatti stabilisce il contratto da 20 milioni di euro a stagione più eventuali bonus.
Un colpo del genere sposterebbe qualsiasi equilibrio, ma la prima domanda che serpeggiava tra gli addetti ai lavori dopo la vittoria contro il Borussia Dortmund è stata: davvero questo Real Madrid è migliorabile? Champions e Liga incamerate perdendo una sola partita su 51 disputate, un attacco che gira alla perfezione con le frecce Vinicius e Rodrygo intorno al nuovo giovane totem Bellingham ha bisogno pure di Mbappé? Senza contare che per la prossima stagione è in arrivo anche il giovanissimo gioiello Endrick che ha fatto faville con il Palmeiras.
Di chi insomma dovrebbe prendere il posto il francese, reduce dall'ennesima annata da profeta in patria con il Psg ma poco costante nei momenti clou della Champions? La prima risposta che viene in mente è Rodrygo, uno che comunque due anni fa fu decisivo nella vittoria della precedente Champions League e che è uno dei giocatori preferiti di Ancelotti anche per la sua capacità di sacrificio. Di sicuro Mbappé non potrà che pareggiare il conto vincendo in Europa, al massimo completando quel triplete che il Real, incredibile ma vero, non ha mai centrato nella sua storia. Obiettivo mica da ridere, insomma, che mette ulteriore pressione su un giocatore destinato a finire sempre sotto i riflettori.
Un ruolo dove invece i blancos dovranno intervenire sarà il centrocampo visto che Toni Kroos ha deciso di ritirarsi. Il tedesco contro il Borussia tanto per cambiare è stato tra i migliori in campo a cominciare dal corner cesellato sulla testa di Carvajal per l'1-0, ma in generale si è rivelato in 10 anni di Real unico e insostituibile per le sue capacità di cucire il gioco.
Né Camavinga né Tchouameni né un Modric quasi 40enne hanno le stesse caratteristiche in rosa ed è quindi probabile un intervento sul mercato. Forse anche più urgente di avere un Mbappé in rosa. Sempre nell'ottica di continuare a vincere.
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