«Siamo vicini a Kjaer, abbiamo vissuto il suo infortunio con sconforto, conosciamo le qualità del giocatore e lo spessore delle persone» ripete Stefano Pioli prima e dopo la pubblicazione del bollettino medico dedicato al danese, colonna portante del suo Milan, operato ieri a Milano al ginocchio sinistro e destinato a restare ai margini per tutta la stagione. Impietoso il referto proveniente dalla clinica La Madonnina: al difensore è stato ricostruito il legamento crociato anteriore ed effettuata la reinserzione del legamento collaterale mediale. L'intervento eseguito dal dottor Pozzoni prevede un percorso riabilitativo i cui tempi di recupero sono stimati in sei mesi. «Se possibile torneremo sul mercato sempre che sia utile a rinforzare la rosa» l'altra frase chiave del venerdi nero di casa Milan che continua a perdere pezzi al pari di molti altri competitor, vedi Napoli. L'annuncio significa che da parte di Elliott c'è già stato il via libera a intervenire con un altro investimento dopo aver preso atto del destino in Champions league, martedi notte sul culmine della sfida con il Liverpool. Secondo gli esperti, sono già due le trattative da mettere in pista: il ritorno di Caldara da Venezia (è in prestito) oppure tessere la tela con la Fiorentina per il serbo Milenkovic, già nel mirino una stagione prima e poi lasciato a Firenze grazie alla scoperta di Tomori.
Si gioca troppo, la salute dei calciatori è fortemente a rischio» la segnalazione dello stesso Pioli coadiuvato nella circostanza da Enrico Castellacci, ex medico della nazionale di Lippi campione del mondo in Germania 2006.
Ma tornare indietro non è possibile e allora bisogna subito sintonizzare tutto il Milan sul pomeriggio di oggi s San Siro riscaldato dal particolare afflusso di tifosi (45mila i biglietti già venduti). Non è operazione semplice considerato anche l'elenco ancora lungo degli indisponibili (Calabria, Giroud, Rebic, Castillejo): l'unico recuperato rispetto al viaggio di mercoledi sera a Genova risulta Bennacer, colpito da labirintite.
Per questo e cento altri buoni motivi, Pioli può preparare il debutto dal primo minuto di Pietro Pellegri, classe 2001, arrivato in prestito dal Monaco per tentare una riabilitazione definitiva dopo una striscia di guai muscolari. È reduce da 5 spezzoni in campionato, l'ultimo proprio col Genoa, una sorta di riscaldamento in vista della Salernitana. D'altro canto il Milan ha a disposizione - per la Champions - solo Ibra che ha già fatto gli straordinari tra Sassuolo e Marassi. Non solo, ma lo stesso Pellegri è fuori dalla lista Champions. Potrá dargli una mano Leao, a riposo mercoledi sera.
La parola chiave è quella di Pioli che continua a ricordare ai suoi che «non sono in grado di fare il compitino, per vincere le partite dobbiamo andare a mille all'ora» e cioè provare a gestire il vantaggio senza imprimere alla sfida ritmo e lucidità nel rifinire le trame di attacco è pratica non gradita. Come ha dimostrato il Sassuolo.
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