"I sogni senza obiettivi rimangono sogni": una frase "rubata" all'attore Denzel Washington alla Dillar University è l'ultimo post di Paul Pogba sui social network. Poche parole che lasciano trasparire la forza interiore del campione del mondo.
Parla il calciomercato
Pogba parla di sogni, di obiettivi. E di lui si parla tantissimo, soprattutto per quanto riguarda il calciomercato. In campo purtroppo non lo si vedrà per un po'. Ad ammetterlo è l'allenatore del Manchester United, Ole Gunnar Solskjaer che nel dopopartita contro l'Arsenal ha detto su centrocampista: “Gli esami confermano che quello alla caviglia di Pogba non è un problema grave, ma dobbiamo affrontarlo e risolverlo. Si opererà non appena possibile e starà fuori circa un mese. Per noi è un grosso problema perché in questo momento non posso contare nemmeno su McTominay". Esclusione forzato dal rettangolo verde che segue quella della scelta tecnica contro il Burnley.
Il campo non quindi non potrà parlare. E se il campo non può parlare (come se ce ne fosse ancora bisogno) ci pensano gli operatori di mercato. Il numero 6 del Red Devils è da oramai un paio d'anni sulla bocca di tanti: c'è chi lo vede al Real Madrid e chi invece, forse romantinco e nostalgico, lo immagina atterrare di nuovo a Torino, in quella Juventus che lo lanciò. Indiscrezioni. A parlare di un rapporto mai decollato, soprattutto nell'ultima stagione: 17 partite saltate dai primi di ottobre al 22 dicembre. Poi una breve parentesi contro il Watford seppur da subentrato e una contro il Newcastle durante il Boxing Day.
E ora? Pogba come già detto in precedenza non potrà giocare. Ed è nota la sua volontà di non rimanere a Manchester. Non è un segreto.
Nei giorni scorsi, lo ha anche sottolineato Mino Raiola: "Oggi non porterei più nessuno là (allo United, ndr) rovinerebbero anche Maradona, Pelé e Maldini. Paul ha bisogno di una squadra e di una società, una come la prima Juve".
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