La vera notizia di ieri non è il rinnovo triennale di Seb Vettel con la Ferrari. Così come non è notizia clou la nebbia di milioni di euro, 120 o 100 o 90, con cui Maranello avvolgerà l'uomo germanico visto che sull'entità delle buste paga dei piloti non vi è mai certezza. La vera e bella e, suvvia, anche romantica notizia è la pole di Lewis Hamilton. Un miglior giro e un miglior tempo carichi di extra valori perché molte cose riassumono e raccontano. A partire da quel numero, 68, che pareva irraggiungibile e invece è stato afferrato. Tante sono infatti, con quella di Spa-Francorchamps, le pole conquistate dal tre volte campione del mondo in quasi undici anni di corse e che da ieri siede in vetta accanto a kaiser Schumi. Una prestazione nobilitata dal messaggio recapitatogli da Ross Brawn, ora gran capo sportivo della F1 made in Usa, ma prima dt dei successi di Schumi e poi boss della prima Mercedes che tanto volle Michael e con cui lo sfortunato campione conquistò l'ultima delle sue 68 pole. A nome di Corinna Schumacher, Brawn ha fatto sapere a Lewis che la famiglia è felice che sia stato proprio lui a raggiungere un simile primato. «Michael è una leggenda, qui, nel '96, vidi il mio primo Gp dal vivo e quando lui passava mi vibrava il cuore. È bellissimo essere pari a Schumi e averlo raggiunto qui...», il commento di un Hamilton visibilmente commosso che su facebook, più tardi, si rivolgerà direttamente al campione tedesco: «Michael, sono onorato di aver corso accanto a te e di aver eguagliato il tuo record, prego sempre per te e la tua famiglia». Un'impresa, quella dell'inglese, che parla da sé per il crono stratosferico che disintegra il primato precedente ottenuto proprio sul tracciato dove 25 anni fa Schumi aveva vinto la sua prima gara e dove oggi il figlio Mick prima del Gp farà un giro a bordo della Benetton '94 per celebrarlo. Per di più, sul circuito più impegnativo e bello del mondiale, di cui, con sei successi, Schumi è ancora oggi il re.
Per tutto questo, la notizia del rinnovo in rosso di Seb viene poi. Benché Vettel, su un tracciato per velocità amico della Mercedes, abbia fatto un giro monstre centrando la prima fila spinto anche dal compagno pure lui fresco di rinnovo (un anno solo per Kimi). E onesto è stato Seb: «Non è un'impresa solo mia, ho ricevuto aiuto da un amico...». Raikkonen, infatti, dopo un errore alla curva 9 nel giro buono (alla fine sarà 4°) aveva aspettato il compagno per metterselo in scia. «Mi ha regalato un paio di decimi».
Tutto bello dunque per la Rossa. La Fia ha persino chiuso il caso olio, per cui la Mercedes dovrà adeguarsi da Monza ai nuovi parametri nonostante l'omologazione furbesca del 4° motore. Tutto bello e un gran festival dei sentimenti anche in Ferrari.
Il Cavallino non avrà la coppia più veloce del mondiale, Seb non sarà il pilota più innamorato della rossa visto che due mesi fa aveva preso contatto con la Mercedes, però a Maranello c'è un ottimo tandem. Seb e Kimi pedalano insieme. Poco affascinante ma forse è l'unico modo per contrastare l'armata uber alles. Potrebbe funzionare.
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