Lech Poznan - Legia Varsavia, storicamente, è sempre stato uno dei match più sentiti del campionato polacco. Le tifoserie non hanno mai nascosto di odiarsi reciprocamente e spesso hanno dato vita a scontri per affermare la propria superiorità sui rivali. Ma quanto fatto domenica sera dagli ultras del Lech Poznan supera ogni limite. Durante la partita, che il Legia stava vincendo 0-2 preparandosi così a festeggiare lo scudetto, i tifosi di casa non ci hanno visto più. E hanno iniziato il loro "show". Lo spettacolo, che non era compreso nel prezzo del biglietto, è cominciato dopo la seconda metà della ripresa. Quando gli ultras del Lech hanno capito che non c'erano più possibilità di rimonta, e che i rivali della capitale avrebbero vinto partita e scudetto con tanto di festa in campo e sugli spalti, hanno attuato il loro piano, che forse era già previsto in caso di sconfitta della loro squadra.
Improvvisamente, sul campo è piovuto di tutto. Non bottigliette nè accendini, ma diversi fumogeni che hanno sprigionato una nube di fumo nero, al punto da compromettere la visivilità oltre che l'incolumità dei giocatori. Mentre le due squadre trovavano rifugio negli spogliatoi, sul campo irrompeva la polizia in assetto anti-sommossa, provando a calmare gli scatenati ultras di casa.
Ma non c'è stato niente da fare. La partita, che era stata sospesa temporaneamente, è stata interrotta una volta per tutte. E con la partita è stata rinviata anche la festa del Legia, spostata in quel di Varsavia. Da un certo punto di vista i tifosi del Lech hanno ottenuto una vittoria.
Ma a rimetterci, come sempre, è stato tutto il mondo del calcio, che nelle ultime settimane ha assistito a tanti, troppi atti di inciviltà negli stadi. Vedi i casi di due squadre retrocesse di recente: il Twente in Olanda e soprattutto l'Amburgo in Germania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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