Non c'è pace per la Federcalcio. Dopo il deludente risultato sportivo degli Europei, ora arriva anche la sanzione salata dell'Agcm (l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato): oltre 4 milioni di euro, 4.203.447,54 per la precisione. L'Autorità ha infatti accertato che la Figc, almeno a partire dal 1° luglio 2015 (epoca nella quale non c'era ancora il presidente Gravina, nella foto), ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell'organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell'attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (Eps).
Secondo l'Agcm la Federcalcio non avrebbe stipulato le convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell' attività agonistica, consentendole di precludere a tali Enti l'accesso al mercato dell'organizzazione di eventi a carattere agonistico e garantendosi così una posizione di sostanziale monopolio. In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l'attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni.
Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell'attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell'evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla Figc e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell'organizzazione di eventi ludico-amatoriali.
La Federcalcio ribadisce l'assoluta correttezza del proprio operato: da via Allegri viene specificato anche che gli Eps non garantiscono le stesse tutele e regole assicurative per atleti di quest'età. La sanzione è ritenuta «ingiustificata e basata su argomentazioni documentalmente riscontrabili e su un ragionamento giuridico errato».
La Figc ha già pronto dunque il ricorso, con richiesta di sospensiva, al Tar del Lazio, forte per altro di un precedente che riguarda un'altra federazione italiana, la Fise (Sport Equestri), sanzionata con le stesse motivazioni e in un analogo procedimento, una decisione poi annullata dal Consiglio di Stato, con sentenza dello scorso 5 giugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.