Per Luna Rossa Prada Pirelli continua l'altalena dei risultati, quel suo combattere contro se stessa più che con l'avversario. Ieri ha chiuso la quinta giornata di regate della finale Louis Vuitton Cup sul 4 a 4. Fortissima quando è in testa, perché ha dimostrato di poter allungare e controllare Ineos Britannia ma fragile. Anche ieri nella prima delle due regate dopo una manovra rischiosa al cancello di bolina, che prevede una virata e una poggiata, è finita sott'acqua. Si chiama nose diving. Difficile scoprire e capire il perché dalle comunicazioni di bordo e dalle dichiarazioni del dopo regata. È successo qualcosa, forse una mancanza di coordinamento a bordo tra le intenzioni dei timonieri e le regolazioni delle vele. Luna Rossa è rimasta in mezzo al campo, formalmente ancora in regata nella speranza che Alinghi non riuscisse a completare il percorso, per molti minuti prima di decidere il ritiro e l'assistenza da parte dello shore team per rimettere a posto le carenature saltate via per l'acqua salita a bordo. In realtà finire sott'acqua è del tutto previsto con queste barche e i fairing non dovrebbero rompersi.
Con il gommone affiancato una nuvola di persone, compreso Max Sirena, ha lavorato alacremente per sistemare le cose usando tessuti adesivi per tenere fermi i pezzi danneggiati. Purtroppo questa faccenda ha consentito a sir Ben Ainslie di portare a casa un punto prezioso, che si aggiunge a quello perso per la rottura delle stecche della randa. «Il nostro sport è fatto di queste cose ha detto il timoniere inglese potrei dire che abbiamo perso una regata perché è scaduto il tempo massimo mentre eravamo in testa». Con le coronarie messe a dura prova i tifosi di Luna Rossa hanno aspettato la partenza della seconda delle regate di giornata, un'altra prova con vento forte dove era necessario riprendersi. E i ragazzi di Patrizio Bertelli lo hanno fatto: partenza magistrale, regata sempre in testa. Il risultato è il pareggio sul 4 a 4. Una battaglia così intensa nella selezione sfidanti si ricorda nel 2000, Luna Rossa contro America One finita all'ultima regata, e nel 2007 Luna Rossa contro New Zealand. Adesso insomma per la barca italiana è tempo di mettere le cose a posto e vincere di seguito tre regate per chiudere questa partita che sta diventando faticosa. «Ieri abbiamo vinto due partenze rompendo il gioco di Ben. Nella seconda regata ha detto Jimmy Spithill abbiamo capito che possiamo vincere. Ogni volta che succede una cosa del genere noi diventiamo più forti, siamo sempre più forti».
Una promessa vera di Jimmy, qualcosa di simile lo aveva detto nel 2013 quando la sua Oracle era sotto di sette punti contro New Zealand e in conferenza stampa aveva detto qualcosa che assomigliava a «non ne vinceranno più una» pochi gli avevano creduto, ma è stato vero. Oggi è previsto meno vento e ci sono due regate in programma. Come al solito.
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