Punti come la Juve o multa, ecco cosa rischia il Milan

Dall'ammenda a una penalizzazione se le responsabilità fossero accertate. In Europa non dovrebbero esserci problemi

Punti come la Juve o multa, ecco cosa rischia il Milan
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Questa volta la difesa del Milan è scattata in modo tempestivo. Pochi minuti dopo la notizia dell'avvenuta perquisizione presso gli uffici di casa Milan è partita la nota esplicativa del club che ha puntato dritto sul fatto che la società rossonera, essendo oggetto e non soggetto della compravendita, «risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all'acquisizione della stessa perfezionata nell'agosto 2022».

Ma cosa rischierebbe eventualmente il Milan? La risposta, per ora, da via Allegri a Roma è stata la seguente: «Non sappiamo niente». O meglio: sanno benissimo che è in corso l'indagine perché hanno fornito agli inquirenti la documentazione presentata dal Milan in materia di passaggio delle quote da Elliott a RedBird. E di conseguenza appena lo scenario dell'inchiesta milanese sarà molto più delineato, come è già avvenuto in altre circostanze (ultimo caso recente quello della Juve coinvolta nell'inchiesta sulle plusvalenze e bilancio, ndr), verrà aperto il filone disciplinare. In materia non ci sono precedenti specifici. Sul piano teorico al Milan potrebbe essere contestato l'articolo 32 comma 5 del codice di giustizia sportiva che prevede una serie di sanzioni dall'ammenda fino a uno o più punti di penalizzazione.

In passato richiesta di accesso agli atti era stata rivolta alla Figc da Blue Skye, la società di Cerchione e D'Avanzo soci di Elliott (4%) che reclamavano una valutazione maggiore della loro quota e per questo avevano intentato già 11 cause contro Elliott, molte delle quali perse anche davanti alla giustizia italiana. I legali della Figc negarono l'accesso agli atti, i due si rivolsero al Tar e il ricorso fu respinto. Altro scenario è quello europeo e qui c'è molta confusione su date, incroci di partite e cambi di proprietà. Da proprietario del Milan, il fondo Elliott non ha mai avuto quote né esponenti nel cda del Lille, al cui azionista di riferimento aveva prestato 200 milioni, di qui secondo gli inquirenti milanesi «la sfera d'influenza» argomentata con gli acquisti prima di Leao e poi successivamente di Maignan nell'estate del 2021 quale sostituto di Donnarumma passato al Psg a parametro zero.

Nella stagione 2020-2021 il Lille partecipò all'Europa league insieme con il Milan e finì addirittura nello stesso girone con il consenso quindi dell'organo europeo mentre in quella successiva 2021-2022, entrambi i due club parteciparono alla Champions league in gironi diversi. Il passaggio di proprietà tra Elliott e RedBird è avvenuto nell'agosto del 2022. Non solo.

Secondo la documentazione dell'epoca, il cambio di proprietà nel Lille avvenne molto prima di quello effettuato poi a casa Milan. Il Milan targato RedBird costrinse poi Gerry Cardinale a uscire dal Tolosa nel quale, precedentemente, vantava una quota di minoranza proprio per aderire alla regolamentazione Uefa in materia di doppia proprietà.

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