Il pupillo e il sopportato. Il "derby" di Conte tra Lukaku ed Eriksen

Simone Inzaghi spettatore interessato. Ma occhi puntati soprattutto sul belga a San Pietroburgo

Il pupillo e il sopportato. Il "derby" di Conte tra Lukaku ed Eriksen

Tocca al Belgio di Lukaku l'onore della seconda prima serata dell'Europeo. Il Belgio è un'altra volta tra le grandi favorite, ruolo che occupa stabilmente dal 2014, anche se solo al mondiale russo del 2018 è riuscito a salire sul podio (terzo, sconfitto in semifinale dalla Francia). Il ranking Fifa, per quel che vale, del resto parla chiaro: primo Belgio e seconda Francia, solo settima l'Italia, tanto per dire. Avversario dei Diables Rouges di Roberto Martinez è la Russia, terzo incomodo di un gruppo (il B) che avrà il suo prologo alle 18, con la sfida tra l'altra favorita Danimarca e la Finlandia, sospetta Cenerentola del gruppo. Su Lukaku, manco a dirlo, gli occhi addosso di mezza Europa. Già attesissimo in Russia, era partito alla grande (2 doppiette nelle prime 2 partite, per quanto contro Panama a Tunisia) per poi non segnare più e anzi calare vistosamente sul piano del rendimento. Euro2020 può essere per lui la grande occasione per imporre a livello internazionale i progressi tattici, fisici e totali, mostrati nei 2 anni con l'Inter, anche se Martinez, a differenza di Conte, non ha costruito la squadra sul suo gigante.

Sono giorni nostalgia per lo spettatore particolare Antonio Conte, ct azzurro nell'ultimo Europeo disputato, e che nessuno chiami disoccupato di lusso, per favore. Ieri l'Italia, oggi il beniamino Lukaku, ma anche il sopportato Eriksen, materiale ricco per le articolesse che promette di regalarci in queste settimane ad alto contenuto calcistico.

Di certo sarà una giornata intensa anche per Simone Inzaghi, che uno dopo l'altro potrà seguire con interesse due dei suoi prossimi giocatori, se il mercato non glieli porterà via. Soprattutto può essere istruttivo capire come Eriksen in Nazionale si muova da padrone e non da gregario, per provare a trasferire certi meccanismi anche nell'Inter. Un bell'esame anche per l'amletico centrocampista voluto in nerazzurro da Marotta e da Conte messo in campo solo quando s'è rotto Vidal, per la fortuna dell'Inter. In attesa della sfida diretta di giovedì, che dovrebbe dire non solo chi è il più bello del girone, ma soprattutto chi è il più forte.

Stasera il Belgio gioca in trasferta a San Pietroburgo senza De Bruyne (infortunatosi nella finale di Champions) e il lungodegente Witsel, che Martinez (dopo 3 anni di nuovo assistito in panchina dal francese campione del mondo e d'Europa Thierry Henry) spera di recuperare nel corso della manifestazione. Forfeit all'ultimo minuto invece nella Russia, per la positività al Covid di Andrej Mostovoi. Tutti gli altri giocatore risultano negativi, ma il timore del ct Cercesov (e non soltanto suo, ovviamente) è che si possa essere in presenza di un focolaio.

Decisivi i prossimi controlli, che saranno ripetuti anche stamane. In tribuna 30mila spettatori, il 50% della capienza, eppure in Russia i dati delle ultime settimane sono in controtendenza rispetto al resto d'Europa. Speriamo bene.

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