La Nazionale di calcio russa è stata a un passo dall'eliminazione dagli Europei di Francia per colpa dei suoi tifosi, quella dell'atletica rischia di non partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio per "doping di stato". Non è un gran periodo per lo sport russo. Tra due anni Mosca ospiterà i mondiali di calcio e Vladimir Putin passa al contrattacco per ridare dignità al movimento sportivo del suo paese.
"Gli scontri sono stati inammissibili", ha detto il presidente russo parlando al forum economico di San Pietroburgo, commentando gli eventi di Marsiglia di sabato scorso. "Ma - ha continuato - non so come 200 tifosi russi abbiano potuto avere la meglio su alcune migliaia di inglesi. Non lo capisco". Dopo gli scontri l'Uefa aveva sanzionato la federazione calcistica russa, minacciando la squalifica dal torneo.
Il presidente russo ha poi negato il coinvolgimento del governo russo nella questione del "doping di stato" che ha coinvolto la federazione di atletica. "A livello di Stato noi abbiamo lottato e continueremo a lottare contro il doping nello sport", ha detto Putin.
Nelle prossime ore l'Associazione internazionale di Atletica deciderà se squalificare la nazionale russa dalle Olimpiadi di Rio, ma secondo il presidente russo la responsabilità non può ricadere su tutti gli atleti: "Non possono esserci responsabilità collettive per tutti. Se qualcuno ha fatto uso di sostanze dopanti la responsabilità può essere solo individuale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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