Il quartetto di Ganna&C. abdica da re della pista. Ma può essere di bronzo

Gli azzurri campioni in carica cedono contro l'Australia che fa anche il record del mondo

Il quartetto di Ganna&C. abdica da re della pista. Ma può essere di bronzo
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Ci sono abituati, sia le ragazze che i ragazzi. Superarsi, sempre e comunque, spostando sempre un po' più in là i propri limiti, i propri traguardi, che poi altro non sono che i loro sogni. I quartetti rosa e azzurro, sono due F1 a pedali, due espressioni di talento e biomeccanica, ricerca e sviluppo, e sono in ogni caso tra le eccellenze di questa disciplina. L'esaltazione dell'uomo inteso come essere umano e del suo mezzo, quel cavallo d'acciaio che oggi è carbonio filante e silenzioso, rigido e fluidodinamico. I ragazzi guidati da Filippo Ganna e Jonathan Milan e le ragazze capitanate da Letizia Paternoster e Elisa Balsamo che quest'oggi farà parte della sfida, dopo aver sostenuto ieri una giornata aggiuntiva di recupero dopo la prova in linea di domenica, hanno confermato di essere tra le elite di questa specialità che è l'esaltazione pura della tecnologia e della ricerca.

Hanno fatto il massimo Filippo Ganna e compagni, che perdono la finale contro una spaziale Australia che ha frantumato il record del mondo che apparteneva proprio all'Italia, pedalando in 3.40.730. Affronterà la Gran Bretagna che contro la Danimarca ha rinunciato a Bigham per schierare Charlie Tanfield.

L'Italia ha abbassato di oltre un secondo il tempo fatto segnare l'altro ieri in qualificazione ma non ha dato l'impressione di essere esplosiva e in particolare le trenate di Simone Consonni non sono sembrate del solito livello. Questa sera, quindi, per l'oro si sfideranno Australia e Gran Bretagna, mentre Danimarca e Italia per il bronzo con il nostro quartetto che ancora una volta dovrà recuperare, visto che i danesi hanno pedalato ieri con circa mezzo secondo in meno.

Hanno fatto il massimo le ragazze, pedalando veloci come mai prima d'ora e continuano a cullare un sogno d'oro, forse impossibile, ma bello da realizzare. Con il tempo di 4.07.579, Martina Fidanza, Letizia Paternoster, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno demolito il record italiano, abbassandolo di oltre due secondi (era di 4.09.760) e hanno centrato il quarto posto, precedute da Nuova Zelanda e Stati Uniti (che hanno pedalato molto vicine al record del mondo che è di 4.04.242) e Gran Bretagna, ma davanti alla Germania oro di Tokyo e all'Australia.

Oggi nel primo turno l'Italia si batterà contro la fenomenale Nuova Zelanda di Wollaston, Botha, Shearman e Shields, anche se il pronostico è tutto per le nostre avversarie.

Si comincerà alle 13.52, quando è previsto il primo turno, con la stessa formula degli uomini. Le due vincitrici delle sfide tra primo e quarto tempo di oggi, e tra secondo e terzo, andranno in finale per l'oro (prevista attorno alle 19).

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