Con Carlo Ancelotti, ma non solo, il made in Italy in panchina sta riscoprendo una sorta di periodo d'oro all'estero. Conte, De Zerbi, ma perfino il neo-assunto sulla panchina del Belgio, Domenico Tedesco, sono italiani. Certo, nessuno come re Carlo, e cioè Ancelotti, uno che è arrivato a battere i suoi stessi record: e si fa anche fatica a trovarne di nuovi, come si stanno rendendo conto al Real Madrid. L'ultimo è che l'Ancelotti bis, ovvero sia la seconda esperienza del tecnico di Reggiolo nella capitale spagnola, con la vittoria nel Mondiale per Club di sabato sera ha superato la prima tornata, quella dal 2013 al 2014, con 5 titoli contro 4. E che titoli, peraltro: su tutti, due Champions League. Non è un caso insomma se il Brasile abbia chiesto informazioni su di lui, ricevendo per ora una risposta negativa: c'è da concludere questa stagione, magari con un altro trionfo europeo, poi si vedrà.
L'allenatore italiano all'estero comunque è un prodotto che piace. A Brighton infatti stanno impazzendo per Roberto De Zerbi, che riesce a mettere assieme bel gioco e risultati. In 19 partite il tecnico bresciano, da quando ha sostituito in corsa Potter finito al Chelsea, ne ha vinte 9 e pareggiate 5, con i "Gabbiani" che sono addirittura sesti in Premier League, con ambizioni europee. Un campionato dove già Antonio Conte, nonostante i problemi fisici avuti di recente (l'operazione alla cistifellea), rimane uno dei manager al top con il suo Tottenham che domani sfiderà il Milan nell'andata degli ottavi di Champions.
Insomma, andiamo molto
meglio come tattici e come strateghi che a livello di giocatori, vista l'oggettiva carenza di grandi calciatori italiani. Chissà che comunque partendo dalla panchina non si riesca a invertire la tendenza anche sul campo.
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