Max Verstappen ha riportato la Red Bull sul tetto della Formula 1, regalando alla squadra che lo ha scoperto, allevato e lanciato, il sesto titolo Costruttori della sua storia breve, ma straordinariamente vincente. In vent'anni la Red Bull ha cambiato la faccia di questo sport e non ha la minima voglia di smettere. Ma ormai è così tanta l'abitudine a vincere, che Adrian Newey, l'uomo che ha progettato tutte le Red Bull, fin dai tempi di Vettel, non era neppure a Suzuka a festeggiare con la squadra. Ha preferito partecipare con la sua terza moglie alla Cavalcade Classica con una Ferrari 250, una delle vetture d'epoca che tiene in garage e ama guidare. Ha festeggiato il suo 22° Mondiale (11 piloti, aspettando il dodicesimo di Max e 11 costruttori) guidando una Ferrari. Evidentemente non era troppo preoccupato dagli effetti dell'ultima direttiva tecnica che a Singapore sembravano aver stravolto il mondo. Sapeva che quei problemi non si sarebbero ripetuti su una pista vera. Come Max che lo aveva affermato fin da giovedì per poi dimostrarlo in pista, prima con un giro di qualifica formidabile, uno dei più belli mai visti a Suzuka e poi con una gara sempre al comando. Al via ha dato una spallata a destra a Piastri una a sinistra a Norris che cercava di infilarlo all'esterno della prima curva, ed è volato via, lontano anche dalle telecamere che hanno passato più tempo a inquadrare le malefatte del suo compagno di squadra Perez. Una gara in solitario, tra Safety e Virtual, mentre dietro le McLaren occupavano saldamente le altre posizioni sul podio con Norris bravo a infilarsi davanti al giovane Piastri al primo brindisi della sua carriera in Formula 1.
La Ferrari non è mai stata in lotta per il podio. Ha più che altro corso per tenere dietro le Mercedes e recuperare punti in classifica. C'è riuscita a metà. Solo Leclerc ha centrato l'obiettivo chiudendo davanti a Hamilton, Sainz invece è stato penalizzato da un cambio gomme tardivo ed è riuscito a recuperare solo su Russell. Ora i punti di distacco tra i due team sono 20, il trend è favorevole alla Ferrari che qui ha sofferto meno del solito il degrado delle gomme. Mancano ancora 6 gare e 3 sprint race: 180 punti in palio. Anche se non si correrà più a Singapore il risultato è alla portata della Scuderia che ha invece un buon margine su Aston Martin e McLaren.
Intanto, già nella gara sprint del Qatar, Max potrebbe diventare aritmeticamente campione del mondo per la terza volta di fila. Gli basterà totalizzare tre punti in più di Perez. Potrebbe farcela anche correndo bendato.
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