Red Bull colpevole, ma di un'infrazione minore, di quanto solo la Fia lo sa. Il caso budget cap non si chiarisce per nulla e lascia ancora troppi dubbi attorno alla squadra che ha vinto gli ultimi due mondiali. La Fia, dopo esser riuscita a mandare in tilt anche il suo sito, ha diramato un comunicato in cui annuncia che Mercedes, Ferrari, McLaren, Alpine, AlphaTauri, Alfa Romeo, Williams, Haas sono in regola con il tetto di spese di 145 milioni di dollari imposto per il 2021. Aston Martin è stata accusata di una violazione delle procedure, mentre la Red Bull è stata ritenuta colpevole di aver violato le procedure, e di aver pure commesso una eccedenza di spesa, seppur minore.
Red Bull ovviamente respinge fermamente l'accusa: «Siamo sorpresi, abbiamo rispettato il limite di spesa» sostengono gli amici di Perez che raccontava di non riuscire a tenere il ritmo della Safety Car a Singapore. Anche se adesso si scatenerà la caccia alla cifra. Perché un'infrazione minore va da 100 dollari a 5 milioni di dollari, una cifra che potrebbe portare notevoli vantaggi. Fino a che la Fia non la comunicherà ufficialmente, non potremo dire che è stata fatta chiarezza. E questa mancanza di trasparenza è un danno enorme per la F1, tanto che Liberty Media e molti team stanno valutando azioni contro la Federazione che in queste ultime settimane sta inanellando una figuraccia dietro l'altra mettendo a rischio l'immagine di questo sport proprio in un momento in cui l'audience è ai massimi storici. In uno sport che punisce chi sbaglia di un millimetro le misure di ali e alettoni cancellandolo dagli ordini d'arrivo sembra folle perdonare chi sgarra i limiti economici, oltretutto unico team su dieci.
La Federazione nella sua comunicazione ufficiale aggiunge che «la FIA Cost Cap Administration sta attualmente determinando la linea d'azione appropriata da intraprendere ai sensi del Regolamento Finanziario nei confronti di Aston Martin e Red Bull e ulteriori informazioni saranno comunicate in conformità al Regolamento». La violazione minore del budget cap (ossia una violazione inferiore al 5% del limite imposto) può portare a sanzioni finanziarie e/o penalità sportive minori che possono andare dalla reprimenda alla limitazione delle ore di sviluppo aerodinamico per la prossima stagione, ma anche alla perdita di punti in classifica.
Tutto o quasi niente. Anche se sull'unico team che non ha rispettato il cap, proprio in una stagione in cui ha sviluppato l'auto fino all'ultimo per regalare il campionato a Max, i sospetti restano. Hanno barato, ma non troppo.
In un mondo in cui per un'unghia in fuorigioco si annullano gol che valgono una vittoria, capirete anche voi che lo sport più tecnologico non può far finta di nulla. Perché come dicono sia Binotto che Hamilton bastano anche duecentomila euro in più per cambiare le sorti di una gara e di un campionato.
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