"Resta un'ingiustizia clamorosa e vergognosa. Ma è una liberazione"

Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi: "Situazione da ridere: perché aspettare a cambiare le regole?"

"Resta un'ingiustizia clamorosa e vergognosa. Ma è una liberazione"
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«Grazie Angelo per essere stato sempre al mio fianco». Uno dei primi messaggi di Jannik Sinner è diretto al presidente della Fitp Binaghi, «e mi ha fatto davvero felice, sono sicuro che abbia gradito anche il mio». È una ingiustizia che ci rende felici, aveva detto subito il numero uno del tennis appresa la notizia, «però ora aggiungo: l'ingiustizia resta. Vergognosa e clamorosa».

In effetti, presidente, molte cose non tornano.

«Viene stabilito che non è in discussione l'innocenza di Jannik e pure la quantità di minima di contaminazione. E in più la stessa Wada sta cambiando il regolamento, però dal 2027 in poi: perché aspettare?».

Appunto.

«Una roba da ridere. Non c'è più una soglia e le macchine che cercano questi elementi sono sempre più sofisticate, inducendo i giudici in errori clamorosi come questi. Hanno applicato una norma di fatto già superata, mentre stanno scrivendo quella più giusta la cui decorrenza però è posticipata in avanti. Mai visto nel diritto penale italiano e internazionale».

Comunque una liberazione.

«Sicuramente. Jannik uscirà da questa situazione più tranquillo. Sappiamo che in qualche modo i malesseri che ha avuto dipendevano anche da questa questione: in questi mesi c'è stato un pericoloso sovrapporsi di problematiche fisiche e psichiche che si sono accavallate fra di loro creando una miscela esplosiva».

Un bel momento anche per il nostro sport.

«Si è creato un danno al nostro Paese e al suo atleta più forte. Ma stando uniti a Jannik abbiamo superato anche lo stereotipo spesso sbagliato che nel mondo hanno di noi».

Vede difficoltà per Sinner nel gestire questi tre mesi?

«Non credo, lui e il suo team sapranno rispettare le regole imposte e consentire comunque al ragazzo di crescere fisicamente e tenere la forma. Anzi: potranno lavorare con calma per completare il suo bagaglio tecnico per la superficie su cui ha ancora margini di miglioramento».

La terra rossa...

«È un'occasione buona».

A maggio tutti al Foro.

«Mamma mia: non so come faremo a gestire il suo ritorno nonostante i lavori che stiamo facendo per raddoppiare l'impianto. Ci saranno tre campi e 7mila posti in più, ma saremo assaltati dalle richieste. Bisognerà cercare di difenderlo da questa valanga umana. Neanche ci fossimo messi tutti d'accordo perché accadesse».

La stagione è salva.

«Sì, grazie ai 4 giorni di sospensione fatti l'anno scorso può giocare gli Internazionali, e a questo punto anche alle Atp Finals è qualificato di diritto. Prima della notizia c'erano poche combinazioni che potessero salvare entrambi gli eventi».

E invece...

«Sarà una grande festa».

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