La ricetta Red Bull non funziona (per ora). Dalla pista all'acqua è tutta un'altra storia

Bertarelli frenato dalla regola sulla nazionalità dell'equipaggio

La ricetta Red Bull non funziona (per ora). Dalla pista all'acqua è tutta un'altra storia
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C'è un team che più di altri sta soffrendo per la mancanza, vera o solo manifesta, di prestazioni: è Alinghi Red Bull Racing, sfida lanciata attraverso la Societé Nautique de Geneve. Uno squadrone super finanziato, ben condotto, preparato. L'anima è Ernesto Bertarelli, che nel 2003 e 2007 ha vinto due volte la America's Cup portandola da Auckland a Valencia. Lo fece prendendo al volo una pattuglia di neozelandesi che in patria non riuscivano a guadagnare quanto meritavano. Poi Red Bull: marchio abituato a vincere e fare spettacolo che aveva già annusato il grande evento con la Youth America's Cup di San Francisco (vinta da un post adolescente Peter Burling ora timoniere di New Zealand) e Bermuda, che tra i suoi atleti di riferimento ha avuto James Spithill e che ha scelto di fare il grande passo in un team.

Un team che è apparso subito forte a terra, con Silvio Arrivabene nella stanza dei bottoni con Christian Horner, Marcelino Botin al design con il supporto del team di F1 e Adrian Newey che pare si sia dedicato molto alla Coppa America, l'ex timoniere di New Zealand Dean Barker, Hans-Peter Steinacher due volte medaglia d'oro olimpica. Meno forte in acqua per la regola della nazionalità che ha imbrigliato al passaporto svizzero l'equipaggio. «Avrei voluto un team internazionale ha detto Ernesto Bertarelli ma non ho potuto. Io credo comunque che i ragazzi diventeranno competitivi. La Coppa la vincerà la barca più veloce. Come sempre».

L'equipaggio condotto in acqua da Arnaud Psarofaghis ha pagato il confronto con le vecchie volpi del match race. «Dietro Luna Rossa che per ora si dimostra molto rapida vedo che la velocità delle barche è molto simile dice Silvio Arrivabene e si gioca una partita in cui ogni giorno si può guadagnare qualcosa. Il punto che abbiamo fatto contro gli americani ha sbloccato una situazione anche psicologica dentro il nostro team. Andare in foiling è complesso: è un po' come quando si va a sciare e si pensa cado, cado e poi si cade davvero. Abbiamo ampi margini di crescita. Speriamo di giocare bene le semifinali».

A quindici giorni dall'inizio delle regate il programma per chi dovrà andare a casa sembra un po' corto e crudele: nel grande gioco della Coppa

bisogna anche soddisfare gli sponsor con la giusta visibilità e non si può pensare che ogni regata valga 10 milioni. Dopo il giorno di riposo oggi Luna Rossa regata contro American Magic e se ci sarà tempo Ineos Britannia.

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