Due bambole gonfiabili con la maglietta della Juventus crocifissi come in una blasfema messinscena della Passione. Sotto, lo striscione goliardico: "Settimo comandamento: non rubare".
La sorpresa, racconta la stampa locale, arriva da Contigliano, in provincia di Rieti, dove la sconfitta della Vecchia Signora nella finale di Champions League contro il Real Madrid di sabato sera ha acceso la fantasia di qualche tifoso che, evidentemente, aveva sperato in una vittoria dei castigliani.
Così domenica mattina il terrazzamento dietro la Collegiata della città è diventato il teatro di uno sfottò davvero singolare. Le tre croci abitualmente usate per la rievocazione del Venerdì Santo sono state adoperate per crocifiggere due ladroni vestiti come i giocatori della Juventus, subito rimossi sin dalle prime ore della mattina.
La messinscena ricorda i quattro manichini con la maglia della Roma impiccati nei pressi del Colosseo in occasione dell'ultimo derby
capitolino, probabilmente per mano di alcuni ultras laziali.Anche allora la rievocazione violenta aveva scatenato una polemica sportiva. Ma stavolta, a Rieti, a far discutere è anche il carattere sacrilego della provocazione.
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