Roma, dimenticare Pep battendo il Barça e Messi

Champions, stasera Roma-Barcellona. Un anno fa l'1-7 all'Olimpico contro il Bayern di Guardiola. Garcia: "Umili". L'ex Enrique: "Qui non c'è più nulla di me"

Roma, dimenticare Pep battendo il Barça e Messi

Roma - La parola d'ordine a Trigoria è esorcizzare il rischio di una «seconda volta». Alla vigilia della sfida con i campioni in carica del Barcellona, che apre con il botto la campagna europea della Roma, la mente non può che tornare a undici mesi fa, quando la truppa di Garcia rimediò una disfatta storica: il 7-1 con il Bayern. Così il leit motiv in casa giallorossa sono i termini umiltà, sacrificio e aiuto tra i compagni di squadra. Per esorcizzare Guardiola davanti all'allievo e amico Luis Enrique, di ritorno all'Olimpico da ex con il titolo di campione in carica. «Io non ero matto a vedere qualcosa in lui, lui non era uno scemo come lo facevate passare... Sono contento che Luis Enrique e il suo staff abbiano ottenuto risultati importanti», così De Rossi. «Non ricordo nemmeno i dettagli del mio addio, la vita va avanti e nel frattempo ho maturato altre esperienze. Di Roma ho solo un ricordo positivo nonostante il campionato difficile - le parole del tecnico asturiano nella pancia dell'Olimpico -. Che avversario mi aspetto? Una Roma più simile a quella vista nel match con la Juve in cui è stata decisamente superiore ai campioni d'Italia, ovvero una formazione che pressa, tiene palla e crea occasioni da gol. Se è rimasto qualcosa della mia filosofia? Sono solo 4 i reduci del mio gruppo, questa è la Roma di Rudi Garcia. E più che il ritorno qui, mi interessa iniziare bene la nuova Champions».

Roma-Barcellona (match che sarà visto in 142 paesi del mondo dall'Afghanistan allo Zimbabwe) sarà la sfida della cooperativa del gol - nessuno in Italia ha sfruttato tanti uomini per segnare (5) - contro il miglior realizzatore del 2015 - il Messi da 29 reti nell'anno solare, dieci in più di tutta la formazione giallorossa messa insieme. E non sarà - almeno all'inizio - la sfida diretta tra la Pulce e Totti, fuoriclasse diversi che si apprezzano l'un l'altro, come dimostra la foto e lo scambio di maglie e convenevoli nell'amichevole di inizio agosto al Camp Nou. L'argentino - riserva dopo otto mesi ma decisivo al suo ingresso in campo contro l'Atletico Madrid oltre che neo papà di Mateo - festeggerà stasera all'Olimpico la 100ª gara in Champions (77 le reti segnate a 31 portieri diversi). Proprio a Roma mise il sigillo sulla sua seconda finale vinta nel 2009 sul Manchester United con un colpo di testa che resta una delle sue reti europee più belle. L'ultima volta nella città eterna, l'amichevole per papa Francesco nell'agosto 2013 tra Italia e Argentina. Il capitano giallorosso, che fra 11 giorni compirà 39 anni, sta scoprendo la «ruggine» della vecchiaia. Appena una presenza in campionato (a Frosinone) su tre incontri, apparizione per altro non convincente con 20 palloni persi e una difficile coesistenza con Dzeko, il sogno di molti romanisti in fase di campagna acquisti.

L'obiettivo di Rudi Garcia è chiaro, anzi dichiarato. «Scenderemo in campo con umiltà e ambizione, proveremo a non uscire sconfitti ma non lasceremo il campo a loro per 90 minuti pur se saremo costretti a dei momenti in cui dovremo essere bravi ad uscire dal loro pressing asfissiante, dovremo trovare il risultato grazie all'atteggiamento corale di squadra sia in fase difensiva che in quella offensiva», così il tecnico francese. Che pensa di riproporre un modulo simile a quello schierato in Baviera nel return match della scorsa stagione con il Bayern. Forte della bastonata rimediata all'Olimpico, tentò di limitare la superpotenza. Impresa che verrà tentata anche stasera in uno stadio sold out (oltre 60mila spettatori) per provare a mettere in bacheca un risultato positivo, molla importante per la stagione.

Niente anti-Messi quindi («non è il solo da limitare, il Barcellona è una squadra immensa»), ma «almeno due piani di gioco diversi se le cose non dovessero funzionare», sottolinea Garcia. Pronto alla sfida con i mostri.

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