Roma, il veleno di Mou fa perdere la testa tra "pañolada" e rossi

Protesta all'Olimpico per la squalifica del tecnico confermata. Poi i giallorossi crollano col Sassuolo

Roma, il veleno di Mou fa perdere la testa tra "pañolada" e rossi

Sugli spalti dell'Olimpico, al 27° sold out, sventolano tanti fazzoletti bianchi stile «pañolada» spagnola e appaiono striscioni contro la decisione di confermare la squalifica dello Special One. In campo, invece, la sua Roma alza bandiera bianca contro un Sassuolo che nelle ultime sette giornate ha viaggiato a un ritmo inferiore solo a quello del Napoli (16 punti su 21, unico ko proprio con i partenopei).

Potremmo parlare di effetto Mourinho - che segue la sfida in una stanza nella pancia dello stadio -, ma non per le sue indiscusse doti di allenatore: il clima infuocato attorno ai giallorossi per le ultime vicende della giustizia sportiva (l'evidente discrasia tra lo stop al portoghese e il deferimento del quarto uomo Serra per i fatti arcinoti di Cremona) si ripercuote anche sul terreno di gioco e in un Olimpico mai così bollente. Panchina della Roma sempre in piedi a contestare le decisioni dell'arbitro Fabbri, compreso il rosso che Kumbulla si guadagna scalciando Berardi a terra dopo un incrocio pericoloso di gambe, e giocatori che attorniano spesso il direttore di gara. Nessuna persecuzione, sicuramente qualche fischio discutibile da parte del direttore di gara, ma di fatto una Roma che regala i primi venti minuti (e anche qualcos'altro più avanti) e la partita agli emiliani nonostante una prova d'orgoglio anche in inferiorità numerica. Il Sassuolo, contro i giallorossi, aveva vinto solo una volta - e al Mapei Stadium - nei 19 precedenti.

Non c'è il suo condottiero in panchina, mancano Llorente, Cristante, Pellegrini e Belotti, turno di riposo a Mancini e Dybala a sorpresa resta fuori almeno nel primo tempo. La Roma titolare ha quindi una pelle nuova (con un pensiero al derby del 19...) ma non giocatori di qualità che possono accenderla. Il Sassuolo è in buone condizioni psicofisiche e approccia meglio la partita, tanto che l'uno-due di Laurentié - prima doppietta italiana e già 7 reti in stagione - tramortisce capitan Smalling e compagni. Il francese è il terzo calciatore del Sassuolo a fare due reti in 18 minuti dopo Zaza e Caputo (tutti e tre alla Roma...). Zalewski prova con una prodezza a rimettere la gara in sesto prima della follia di Kumbulla - rosso e rigore dopo il ricorso al Var - e la trasformazione di Berardi. L'ingresso di Dybala frutta il gol dell'argentino in apertura di ripresa che potrebbe di nuovo cambiare le sorti della gara, ma la traversa di Berardi e il poker calato da Pinamonti (su assist del solito Laurentié) legittimano il successo neroverde con due prodezze finali di Consigli e il gol di Wijnaldum nel recupero che non cambia l'esito. Finisce come il 9 gennaio del 2022, l'ultima volta che la Roma, reduce da un 2023 con cinque vittorie senza subire gol all'Olimpico, ne prese 4 in un colpo solo nel pomeriggio della clamorosa rimonta juventina da 1-3 a 4-3.

Silenzio in casa giallorossa da qui al derby di

domenica prossima: la Roma ci arriverà con un -2 dalla Lazio in classifica. Prima c'è da agguantare una qualificazione europea a San Sebastian, dove Mourinho e un giocatore ritroveranno la parola perché obbligati dall'Uefa.

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