Da Rossi a Dovizioso. Senza Marquez c'è posto... per tutti

MotoGp impazzita. E ora quella voce su Vale che sarebbe pronto ad annunciare l'addio

Da Rossi a Dovizioso. Senza Marquez c'è posto... per tutti

Quando il gatto non c'è i topi (non) ballano. Senza lo spagnolo Marc Marquez, re incontrastato degli ultimi anni e ormai causa infortunio fuori dai giochi per il titolo iridato, i rivali strano ma vero - non riescono ad approfittarne. Sarà perché sono tesi e sbagliano di più visto che in molti annusano l'aria e fiutano la grande, anzi grandissima occasione, fatto sta siamo davanti, lo dicono i numeri, al Mondiale più incerto degli ultimi quarant'anni. Dove finora sono saliti sul gradino più alto quattro piloti diversi e sul podio in 11 (cioè metà dello schieramento): non accadeva dal 1974. Per non parlare dei distacchi minimi in classifica: ci sono ben nove piloti in soli 27 punti. Insomma, tutto può davvero succedere da qui in avanti in questo campionato pazzo. A partire da Misano, dove da venerdì si disputerà un doppio weekend di gare: occhi puntati, per forza di cose, sui piloti di casa, in particolare su Andrea Dovizioso e su Valentino Rossi. Proprio questi due sono al centro di un'indiscrezione clamorosa arrivata nella serata di ieri dalla Germania la fonte è il portale Speedweek -, secondo cui il pesarese sarebbe pronto ad annunciare il ritiro a Misano e lasciare così un posto libero nel team Yamaha Petronas per il 2021 proprio a Dovizioso, il quale settimane fa aveva annunciato il mancato accordo con Ducati per il rinnovo di contratto. La notizia, naturalmente, va presa con le molle e con le dovute precauzioni, visto che Valentino era stato chiaro sul futuro: «Resto in Yamaha al 99%».

Ma se l'indiscrezione fosse fondata, e vista l'età del nove volte iridato potrebbe essere plausibile, allora è la riprova che questo Mondiale, già senza il suo re, Marquez, è folle e per l'altro campione, Valentino, questa sarebbe davvero l'ultima occasione per lasciare il segno. Ovvero quello di vincere l'agognato decimo titolo mondiale. Valentino che poi non è distante dal capoclassifica, il francese Fabio Quartararo, sparito però dopo l'uno-due iniziale di trionfi a Jerez: il Dottore è settimo a -25. «Tutti i favoriti aveva commentato giorni fa Valentino - finiscono per fare una battuta a vuoto. Da una parte le moto di seconda fascia, come Suzuki e Ktm, sono migliorate, poi il livello dei piloti è altissimo, infine le gomme fanno la differenza. Un giorno ti viene tutto facile e l'altro sei semplicemente lento». Come dicevamo, appunto, tutto può accadere: perché era da molto tempo che non si vedevano così tanti piloti non solo delle scuderie ufficiali ma pure dei team satelliti - in lizza per la vittoria. Una MotoGp sempre più universale: quest'anno, è stata la prima volta di un successo marcato Sudafrica (Brad Binder, Brno) e Portogallo (Miguel Oliveira, Stiria). Entrambi hanno giovato della crescita della Ktm, merito anche del lavoro dietro le quinte di Daniel Pedrosa. «Penso che la situazione sia fuori controllo, per tutti. Sta succedendo qualcosa di strano, non trovo una risposta e non mi piace. È destabilizzante», chiosa Andrea Dovizioso.

Classifica

dopo 5 GP Quartararo 70, Dovizioso 67, Miller 56, Binder 49, Viñales 48, Nakagami 46, Rossi 45, Mir 44, Olivera 43.

Orari MotoGp Sabato pole (ore 14.10) e Domenica GP (ore 14). Dirette su Sky, Dazn e Tv8.

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