Era filato tutto liscio. Valentino Rossi aveva ormai completato il suo turno di guida al volante dell'Audi R8 con cui ha debuttato a Imola nel campionato Fanatec GT Challenge Europe dimostrando di sapersela cavare alla grande anche nella mischia, a stretto contatto con piloti di grande esperienza nelle competizioni a 4 ruote. Quando il compagno Nico Muller gli ha passato la macchina dopo la prima ora di gara, erano quattordicesimi e Vale è stato bravo a non farsi superare da nessuno, guadagnando invece una posizione grazie all'errore di un pilota che lo precedeva. Ottimo lavoro. Peccato che quando era ormai arrivato il momento di cedere il volante al terzo componente della squadra, Frédérik Vervish, per l'ultima frazione, la gara è stata neutralizzata, è entrata in pista la safety car e tutti o quasi hanno pensato bene di rientrare ai box sfruttando il momento per il cambio e il rifornimento. Con cinquanta vetture in pista l'operazione si è rivelata più insidiosa del previsto: accodato al lungo serpentone di auto in fila indiana nella pit lane, Valentino ha mancato clamorosamente il suo box e il disperato tentativo di un meccanico di fermarlo è stato troppo tardivo per avere successo, con tutte quelle macchine attaccate l'una all'altra. A Rossi non è rimasto che premere di nuovo sull'acceleratore per tornare in pista e rientrare di nuovo ai box al giro successivo.
Ripetere l'operazione è costato posizioni preziose e con queste la possibilità di chiudere la gara nella top ten ma non ha tolto il buonumore alla squadra, che ha superato con sorrisi e
pacche sulle spalle l'incidente di percorso. Alla fine Valentino e i suoi compagni si sono classificati al diciassettesimo posto; a vincere è stata un'altra Audi, sempre del Team WRT, quella di Vanthoor, Van Der Linde, Weerts.
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