Lo sfogo durissimo di Valentino: "Marco? Prima mi leccava il c..."

Valentino Rossi non ha preso bene l'attacco di Marco Lucchinelli: "Non lo so, a un certo punto ha iniziato a parlare sempre male di me, ma non ho capito bene il perché"

Lo sfogo durissimo di Valentino: "Marco? Prima mi leccava il c..."

"Valentino Rossi è stato un marziano, però è il momento di lasciare spazio ai giovani in MotoGP. Non ce l’ho con lui, ma con chi continua a trovargli delle scuse. Ormai corre per arrivare, non per vincere", questo il siluro di Marco Lucchinelli ex campione del mondo in 500 nel 1981 rilasciato ai microfoni dell'agenzia di stampa inglese Lapresse. La stoccata è arrivata forte e chiara alle orecchie di Valentino Rossi che ha replicato così a queste parole che hanno fatto male ai microfoni della Gazzetta dello Sport:"Mi dispiace che sia Marco Lucchinelli a dirlo, perché è stato un grande amico di Graziano, siamo stati molto amici noi e tutte le volte che lo vedo è super gentile con me, vorrei dire che mi lecca il c... ma magari questo è un brutto modo per dirlo".

Amarezza

Valentino si è dimostrato amareggiato per queste parole arrivate da una persona insospettabile: "Non lo so, a un certo punto Lucchinelli ha iniziato a parlare sempre male di me, ma non ho capito bene il perché. Però alla fine ognuno può dire la sua, anche se naturalmente mi dispiace. Quelli che sono importanti sono i risultati, se riuscirò ad andare forte tutti risaliranno sul carro del vincitore, se non ce la farò continueranno a dire che dovevo smettere qualche anno fa. Io comunque spero solo una cosa, e l’ho detto più volte ad Albi e Uccio che quando sarò vecchio non diventerò come loro", il commento al vetriolo del fuoriclasse di Tavullia.

Mancanza di rispetto

Rossi ha poi parlato di un contatto di gara avuto con Brad Binder durante il primo gp stagionale e della diversità rispetto a quando lui iniziò a correre tanti anni fa: "Quando ho cominciato, i giovani avevano più rispetto per i piloti più vecchi, ma ora è tutto il mondo che è cambiato, non solo le corse. E non dipende dalla posizione per cui lotti, ma dai piloti. Alcuni sono puliti, altri, come Binder, entrano duri e non si preoccupano, mollano i freni e ti colpiscono.

Poi ora con tutte queste telecamere se reagisci dicendo o facendo una cosa vera, sanguigna e sincera nascono polemiche che ti sfiniscono per tre settimane. Quindi bisogna essere, o fingere di essere, politically correct. O farlo da furbi".

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