Rugby, l'Italia spaventa Twickenahm. Poi arriva il ruggito dell'Inghilterra

Ottima partenza degli azzurri che nel primo tempo vanno in vantaggio e comandano il gioco. I padroni di casa reggono con l'aiutino dell'arbitro (una meta vista solo dal Tmo). Poi nel secondo tempo il calo di tensione e gli inglesi dilagano

Rugby, l'Italia spaventa Twickenahm. Poi arriva il ruggito dell'Inghilterra

L'Italia lascia le penne a Twickenham, ma spaventa l'Inghilterra con una partenza rabbiosa e un primo tempo tutto solidità. Il passivo finale è pesante, 47-17 per i padroni di casa, ma non è tutto da buttare nella seconda uscita azzurra al Sei Nazioni. Il XV di Brunel entra in campo con una determinazione da grande e al 4' è già in meta con capitan Sergio Parisse dopo una grande azione alla mano nel cuore della difesa inglese, con Luca Morisi eccezionale a trovare un buco sulla sinistra. Ma Kelly Haimona non è in giornata al piede e gli azzurri non riescono a lucrare tutto quello che potrebbero.

La reazione si fa attendere. All'11' Haimona, dentro i 22 bianchi, con un calcetto a scavalcare getta nel panico la difesa, McLean è bravissimo a raccogliere l'ovale ma un avanti di Ghiraldini sul più bello vanifica lo sforzo. E cinque minuti dopo Biagi intercetta e si invola, ma non trova il compagno per l'offload che avrebbe portato a un'altra segnatura pesante. L'Inghilterra al 20' si scuote con Ford dalla piazzola (3-5). E quattro minuti dopo arriva la meta inglese con Vunipola. Gori aveva placcato la terza centro inglese spingendolo contro la bandierina dell'area di meta. Sarebbe fuori e meta non valida, ma inspiegabilmente il Tmo (l'arbitro che analizza la partita al video) convalida la segnatura dei padroni di casa. I padroni di casa, con l'aiutino, si issano al primo vantaggio (8-5). Al 28' il primo grave errore italiano. Su una mischia a centrocampo l'Inghilterra conquista palla dopo un turnover, Haimona va a vuoto nel placcaggio su Joseph che se ne va in beata a solitudine a schiacciare in mezzo ai pali. Ford trasforma e allarga il gap (15-5). Poi ancora Haimona spreca due chance al piede, la prima più agevole da 36 metri, la seconda molto velleitaria da centrocampo.

L'Inghilterra esce dagli spogliatoi piena di voglia di dominare gli azzurri. Al 6' un calcio di punizione di Ford regala altri tre punti. Ma l'Italia non indietreggia. Al 10' Sarto calcia per se stesso oltre la linea, poi l'azione si sviluppa sulla sinistra e ancora Morisi, con uno strepitoso gioco di gambe, trova il buco che vale la meta. Haimona non trasforma e gli azzurri si ritrovano ancora a contatto (18-10). Qui arriva il calo di tensione che uccide la partita. Punizione fischiata a favore degli inglesi sui 5 metri italiani. Mentre tutti si guardano intorno Youngs gioca veloce e schiaccia indisturbato (25-10). Gli azzurri mollano e l'Inghilterra ne approfitta. Joseph, Cipriani e Easter trovano gloria personale e allargano la forbice fino al 47-10.

Ma con le ultime energie l'Italia si riversa in attacco. E Morisi trova la seconda meta personale. Bisegni buca la difesa inglese. Poi un gran passaggio al volo di Masi libera il secondo centro azzurro per il punto del 47-17 finale.

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