Sampdoria, non ci sarà un Vialli-bis: ritirata l'offerta per il club

La cordata di imprenditori Usa guidata da Gianluca Vialli ha comunicato di avere ritirato l'offerta di acquisto della Sampdoria nonostante le "lunghe ed estenuanti negoziazioni" con il presidente Ferrero. Tifosi blucerchiati sul piede di guerra

Sampdoria, non ci sarà un Vialli-bis: ritirata l'offerta per il club

Il sogno dei tifosi della Sampdoria di riabbracciare il loro vecchio idolo Gianluca Vialli è diventato un incubo. Lunedì sera la CalcioInvest, cordata di investitori internazionali guidata dai finanzieri Jamie Dinan - fondatore del fondo d'investimento York Capital Management - e Alex Knaster - fondatore del fondo Pamplona Capital Management - e rappresentata dall'ex giocatore blucerchiato Gianluca Vialli, ha annunciato ufficialmente l'interruzione della trattativa con il presidente blucerchiato Massimo Ferrero per l'acquisto del club genovese.

In una nota, la cordata ha spiegato "di aver ritirato la propria offerta per l'acquisizione del 100% del club sportivo U.C. Sampdoria. CalcioInvest LLC ha ritenuto che, dopo lunghe ed estenuanti negoziazioni, siano venute a meno le condizioni per raggiungere un accordo fra le parti, ed ufficializza il ritiro della sua offerta finale". Un comunicato che rappresenta la prima conferma dell'esistenza di una trattativa per la cessione del club blucerchiata, ventilata da diversi mesi dagli organi di stampa ma mai confermata formalmente da nessuna delle controparti. La nota della CalcioInvest ha rappresentato un fulmine a ciel sereno per i tifosi della Sampdoria, la maggior parte dei quali spingono da tempo per un cambio della guardia ai vertici della società a causa di un rapido e progressivo peggioramento dei rapporti con l'attuale proprietario, Massimo Ferrero.

Ma c'è di più. Infatti, poche ore dopo la diffusione del comunicato ufficiale della cordata guidata da Vialli, l'ex presidente blucerchiato Edoardo Garrone ha incontrato in una piazza di Genova una rappresentanza dei tifosi della Sampdoria, che gli hanno chiesto in modo educato ma netto di facilitare l'uscita di Ferrero, a cui il presidente del gruppo Erg aveva venduto la società nel 2014. Nell'occasione l'imprenditore ha spiegato di non c'entrare più nulla con il club, nonostante le voci che sostenevano la presenza "mascherata" di Garrone nella gestione della società, ma che farà "tutto il possibile" per agevolare l'addio di Ferrero.

Il quale però non ha alcuna intenzione di andarsene, nonostante una fetta sempre più ampia del tifo sampdoriano gli stia facendo attorno terra bruciata. Il "Viperetta", come è soprannominato il patron blucerchiato, avrebbe chiesto alla cordata rappresentata da Vialli una cifra vicina ai 100 milioni di euro. Ma la controparte non ha voluto andare oltre i 45 milioni cash, più 30 per coprire i debiti e altri 20 legati a una serie di obiettivi da raggiungere. La corda tirata da Ferrero alla fine si è spezzata.

E con essa il sogno dei tifosi della Sampdoria di riabbracciare Vialli. Qualcuno sostiene che la trattativa possa riaprirsi, ma tutto dipenderà dalla pazienza degli investitori Usa e soprattutto dal presidente Ferrero, il quale deve onorare un debito di 30 milioni con Unicredit.

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