Sara e Andrea, un successo nel nome del tennis da "circolo"

Il trionfo nel doppio misto in America è quanto di più vicino alle sfide dei semplici appassionati

Sara e Andrea, un successo nel nome del tennis da "circolo"
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L'Italia del tennis ha fatto 13, ovvero il numero di tornei vinti fin qui nel 2024. Non è finita qui ovviamente (si spera), ma è bello che il traguardo della fortuna l'abbiano raggiunto Sara e Andrea, detto così perché questo è stato il trionfo dell'amicizia.

E allora: Errani e Vavassori hanno fatto l'impresa, e il giorno dopo è ancora più dolce. Entrambi sono riusciti a prendersi la rivincita sul destino, e che importa se questo trionfo l'hanno raggiunto in una disciplina un po' troppo snobbata (vedi i larghi vuoti sugli spalti di Flushing Meadows) e che invece è quanto di più vicino possibile al tennis di tutti noi, quello da circolo. Sara che è uscita alla fine pulita da una strana storia di doping, Andrea che arrivava sempre in finale e non vinceva mai: quasi una fotografia della nostra storia recente e passata. E l'urlo dopo l'ultimo colpo non era solo gioia, ma anche liberazione.

Il doppio dunque diventa un marchio di fabbrica azzurro, così com'è stato dai tempi di Panatta-Bertolucci. E non è certo finita qui, perché la coppia nata per le medaglia olimpica poi mancata, ora vuole raggiungere altri traguardi: «Io vedo Sara in campo anche ai Giochi di Los Angeles», ha detto ridendo - ma non troppo - Andrea. Nel senso che lei avrà 41 anni, ma nulla è ormai impossibile: si ricomincerà comunque dagli Australian Open a gennaio.

E il doppio è pure alchimia, e niente più di questo è la Errani in questo momento, che sia con Vavassori o con la Paolini, perché appunto diventare specialisti non è altro che questo: «Sara ha una calma incredibile in campo - spiega il compagno di vittorie -, e questo aiuta chi le sta accanto. Vincere uno Slam era un mio sogno, esserci riuscito con lei rende tutto più bello». Lei , appunto, che ha reinventato la sua carriera ed anche una disciplina che è tornata a non essere più di serie B: «Non ho parole, non lo avevo neanche mai sognato... è più di un sogno. È stato un anno straordinario per me, Roma, la finale del Roland Garros, l'oro olimpico e ora questo.

Veramente questo proprio non me lo aspettavo». Adesso la coppia si scoppierà: Errani con Paolini e Vavassori con Bolelli sono a caccia di un posto tra le 8 coppie delle Finals. Ma New York, ormai, li ha uniti per sempre.

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