Ora che il Sassuolo continua nel suo momento d'oro e si è inserito di diritto fra le grandi della serie A (a poco più di un anno dalla scomparsa del patron storico Giorgio Squinzi), il condottiero De Zerbi invita tutti alla prudenza dopo la vittoria di Verona: «Noi da scudetto? Giusto avere ambizioni, ma dobbiamo essere seri e fare i conti con la realtà: ci sono altre squadre più attrezzate per vincere. Se però si vuole essere grandi, occorre vincere questo tipo di partite e adeguandoci a ciò che richiede la gara». La società emiliana non è sorpresa dell'exploit della squadra, tanto da aver già previsto un premio Champions e uno per l'Europa League, non uno per la salvezza. Ci sono le premesse per aprire un ciclo importante, anche se De Zerbi per ora si è impegnato con il club solo fino al termine di questa stagione.
Verona sfortunato (quattro legni e tante occasioni), Sassuolo orfano di bomber Caputo ma cinico, visto che colpisce con alcuni dei suoi giocatori d'oro: Jeremie Boga e Domenico Berardi che con Locatelli valgono «almeno 140 milioni», così l'ad della società Carnevali. Di sicuro i marcatori della sfida del Bentegodi erano a gennaio nel mirino del Napoli, pronti a spenderne 50 per strapparli al Sassuolo. Il 23enne ivoriano di cittadinanza francese aveva segnato la sua prima doppietta in Italia proprio a Verona e ieri con un destro a giro ha segnato il suo ottavo gol nel 2020: con lui in campo il Sassuolo, alla quarta vittoria esterna in altrettante gare, ha vinto sei volte e pareggiata uno. Berardi ha invece chiuso con un gol e un assist la sua settimana più bella in carriera, che lo hanno visto protagonista anche in azzurro con due gol decisivi in Nations League. «È un momento bellissimo per me, se siamo così in alto è perchè lo meritiamo», così il calciatore calabrese. E per la prima volta nella sua storia in A, il Sassuolo è rimasto imbattuto nelle otto gare iniziali del campionato.
Sorpresa Sassuolo, ma anche sorpresa Roma.
Non c'è Dzeko, ma Fonseca ha comunque in campo due centravanti: uno di ruolo, quel Borja Mayoral che trova il suo primo gol in campionato e sta pian piano ambientandosi nella nuova realtà in giallorosso; l'altro adattato, il Mkhitaryan che si è scoperto goleador: tre reti al Genoa prima della sosta e due ieri al Parma, mai in partita. Quinta vittoria nelle ultime sei gare, il tecnico portoghese ha dato personalità e automatismi perfetti alla sua squadra che ieri doveva fare i conti con numerose assenze tra Covid e infortuni.
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