Operato d'urgenza ieri sera per ridurre l'edema cerebrale, Michael Schumacher resta in rianimazione in situazione "critica".
L'ex pilota di Formula Uno è caduto dagli sci durante un fuoripista a Meribel, in Alta Savoia, e ha battuto violentemente la testa su una roccia. Un urto tale da rompere il casco: "Senza non sarebbe arrivato vivo", spiegano oggi i medici. Ora è ricoverato all'ospedale Chu di Grenoble dopo essere stato soccorso in un primo momento in quello di Moutiers. Le condizioni del tedesco, in coma farmacologico per "limitare la crescita della pressione intercranica", sono "stabili, ma molto gravi". I medici hanno detto di "non potersi pronunciare" sulle possibilità di sopravvivenza del sette volte campione del Mondo perché "presenta lesioni cerebrali diffuse". "È possibile che il suo fisico possa aiutarlo a sopravvivere", hanno aggiunto, "Attualmente respira in maniera artificiale per ridurre il consumo di ossigeno nel cervello: è tenuto in ipotermia terapeutica a una temperatura di 34-35 gradi per limitare la reazione dell’edema da choc che ha".
Nella notte, con discrezione, sono arrivati all’ospedale Jean Todt, presidente della Fia (Federazione internazionale di automobilismo) ed ex direttore generale della scuderia Ferrari, e Ross Brawn, direttore della scuderia
francese. Da Parigi, inoltre è arrivato a Grenoble anche il professor Gerard Saillant, chirurgo e fondatore dell’Istituto del Cervello, che aveva operato Schumacher già dopo l’incidente sulla pista di Silverstone, nel 1999.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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