SoeldenIl clima di festa della vigilia è scosso dalla notizia dell'incidente in cui è morto l'austriaco Bjoern Sieber, in viaggio verso Soelden, dove avrebbe dovuto fare l'apripista dopo aver mancato la qualifica per correre la gara. 23 anni, un 7° posto in supercombinata come miglior risultato in coppa del mondo, Sieber va ad allungare la lista di sciatori austriaci vittime della strada, davvero lunga. Nel tentativo di evitare un'auto che aveva invaso la corsia, il pulmino su cui viaggiava con il fratello (vivo ma in gravissime condizioni) è precipitato in una scarpata per 70 metri.
Gli austriaci oggi e domani correranno con il lutto al braccio, ma la vita continua e la stagione comincia con in primo piano sempre e solo lei, la giunonica Lindsey Vonn (nella foto), che non trovando evidentemente più stimoli con le donne vuole correre in discesa coi maschi, ma guarda caso solo sulla pista di Lake Louise, la sua preferita (ci ha vinto una decina di gare), la più facile del circuito maschile. Come stazza potrebbe starci (quando non è taroccata da photoshop l'americana fa davvero impressione, altro che bomba sexy!), come prestazioni chissà, alcuni non la vedrebbero fra i primi 30, altri pensano che non sfigurerebbe, altri ancora dicono «basta, ha rotto le scatole con le sue sparate, che pensi a correre fra le donne e stia un po' zitta». Ma per Lindsey e per tutti i campioni sballottati fra una conferenza e l'altra non è facile stare zitti in questi giorni: dopo sette mesi di stop lo sci riparte e c'è una fame insaziabile di notizie, di spunti, di novità.
In pole position, Vonn un po' maschia a parte, c'è la questione degli sci nuovi da gigante che la federazione internazionale ha voluto più lunghi e più stretti per ragioni di sicurezza e che a detta di tutti sono invece soprattutto più faticosi e più difficili. Fanno anche venire il mal di schiena, chiedere a Denise Karbon e a tanti altri per conferma: «Se chi ha imposto questa regola sperava di risolvere il problema infortuni (pochissimi in gare di gigante nella passata stagione, ndr) non credo abbia raggiunto lo scopo, con questi nuovi sci serve molta più potenza, la curva diventa più lunga e in caso di errore è difficile recuperare». Per Federica Brignone «è tutto vero, ma chi come me o come Denise conduceva le curve con gli sci vecchi riuscirà a condurre anche con quelli nuovi. Non sarà solo una questione di potenza ma anche di talento, fosse vero il contrario io potrei anche non partire!». «Se la neve non è dura, la velocità non è alta e la pista non è liscia ci sarà da ridere» annuncia senza sorridere troppo il detentore della coppa Marcel Hirscher, «ma questo è un buon motivo per sperare di correre sempre e solo in condizioni perfette, su piste preparate a dovere» gli fa eco Aksel Lund Svindal, deciso a riprendersi il ruolo di numero 1, dopo qualche stagione così così.
A Soelden la pista pare al momento preparata benissimo, le donne ci hanno sciato sopra ieri (bel volo sul muro di Federica Brignone, che un anno fa finì a pelle di leone dopo aver dominato la prima manche ed è felice perché «almeno ho già dato, mi sono giocata il jolly e non cadrò in gara») e l'hanno trovata perfetta, in grado di tenere per tutte le concorrenti. Purtroppo il meteo prevede forti nevicate per l'intero fine settimana, ciò che su un ghiacciaio a oltre 3000 metri potrebbe significare annullamento.
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