Se per tutti noi Pablito è "megl 'e Pelé" e di Maradona

rano i Mondiali del millenovecentottantasei e Paolo Rossi era un ragazzo come noi.

Se per tutti noi Pablito è "megl 'e Pelé" e di Maradona

Erano i Mondiali del millenovecentottantasei e Paolo Rossi era un ragazzo come noi. Maradona non è mai stato un ragazzo come noi. Figlio di troppa rabbia, diversità e di una vita convogliata sui binari estremi del talento in campo e dell'eccesso fuori. Neppure Pelé è stato un ragazzo come noi. Distante troppe epoche di un calcio eroico di poche prove e tanti racconti, un calcio confinato in trasmissioni balbettanti e in bianco e nero che ci hanno visto sintonizzati soprattutto a posteriori e con gli occhi mai col cuore. Paolo Rossi è invece sempre stato tutto a colori, compagno d'estate, 1982, sole alto, caldo torrido, i film dei Vanzina, tinte brillanti in mondovisione, da provare per credere, toccare con mano, il Brasile che s'inchina, la Polonia papale che si squaglia, Solidarnosc che s'incacchia, un pezzo di Germania che si scioglie l'altro che guarda e comunque non sorride e, su tutto, l'orgoglio sepolto di un Paese, il nostro, che riemergeva dalle macerie degli anni di Piombo per tuffarsi nella Milano da bere. Provare per credere, tutto vero, non lo dicono gli occhi, lo certificano cuore e memoria. Eppure, nonostante questo, siamo cresciuti e invecchiati e altri ancor oggi crescono e invecchiano, tramandando il solito quesito che in fondo non ci appartiene, «se Pelè sia stato il più grande e però chissà se Maradona 'e megl 'e Pelè?», ignorando invece la risposta più vera e più nostra. Perché non abbiamo mai pensato, neppure per un istante, che al netto di talenti diversi, Paolo Rossi sia stato e rappresenti il nostro Pelé e il nostro Maradona, per cui megl 'e Pelè. E pure di Maradona.

Solo pensieri ed elogi per i record di precocità del brasiliano, i tre campionati del mondo, Italia-Brasile Settanta che ci fece tanto male, o l'adorazione smodata per l'argentino, la mano de Dios, il gol del secolo, Napoli, coca, Cuba, Fidel, tutto romantico, tutto eccessivo. E Paolo Rossi? Paolo Rossi no. Anche se ognuno di noi, dopo 40 anni, ancora oggi sa esattamente che cosa stava facendo quel giorno che Pablito...

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