Xenofobo, omofobo, machista e sessista. Aggiungerei fascista, forse putiniano. Una paella valenciana al cianuro per Rino Gattuso, il suo contratto con il club di Peter Lim, sta per saltare. L'ex presidente Zorio ha lanciato una campagna contro l'allenatore italiano con una serie di accuse di cui sopra, ricordando il precedente del Tottenham che aveva alla fine respinto all'ultimo momento la firma sul contratto, sempre per gli stessi motivi.
La marea valencianista ha emesso un comunicato: «Lay Hoon e il Valencia football sono patrocinatori della campagna delle Nazioni Unite per l'uguaglianza dei diritti delle donne nel mondo del calcio e adesso contratta un allenatore machista e xenofobo», firmato Miguel Zorio. Veniamo al dunque: Rino Gattuso ha espresso una opinione, non ritiene che le donne possano avere un ruolo all'interno del football, memore della vicenda di Barbara Berlusconi e di Adriano Galliani al vertice del Milan. Va da sé che Gattuso si ritrova in una situazione paradossale e comunque critica: i tifosi valenciani, eccitati dalle parole di Zorio, hanno trasformato l'entusiasmo delle prime ore in odio, chiedono che il contratto venga rescisso. Siamo all'hashtag NoGattuso, scattano le sanzioni per il tecnico calabrese, forse anche per i suoi famigliari e parenti, qualcuno potrebbe ipotizzare il sequestro dei beni, mobili e immobili.
Paradosso? Provocazione? Mi sembra, invece, che siano saltate le marcature della logica, il pensiero unico soffoca qualunque altra libertà di opinione e di parola, Gattuso è diventato il bersaglio facile e comodo di questa imprevista campagna, non si sono registrate reazioni della Lega di Tebas spagnola e della federcalcio di Rubiales, la situazione è fluida ma anche ridicola, Gattuso potrebbe rinunciare all'incarico per evitare fischi e insulti proprio dal popolo dei suoi tifosi ma il trattamento riservato al suo predecessore, José Bordalas conferma lo stato confusionale del club. Bordelas, in vacanza ad Alicante, è stato raggiunto da una telefonata del direttore sportivo Miguel Angel Corona che lo ha informato del licenziamento, previo versamento di settecentomila euro.
Rino Gattuso resta in lista d'attesa anche se, in verità, l'operazione di disturbo di Zorio ha altri fini ma usano il pretesto per rilanciare la propria ricandidatura alla presidenza del club. Nello scorso aprile Zorio ha offerto 212 milioni per subentrare a Lim dietro il quale, dice radiomercato, si muove Jorge Mendez. Una storia trasparente. O no?
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