Il segreto della serie A che fa il pieno di pubblico

Forse è il caso di chiederselo subito: perché piace così tanto il calcio italiano?

Il segreto della serie A che fa il pieno di pubblico
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Forse è il caso di chiederselo subito: perché piace così tanto il calcio italiano? Non è il primo della classe europea, i suoi campioni spesso vengono rapiti da altri tornei più ricchi e quotati. Poi, una volta ottenuta qualche autorevole risposta, c'è da mettere nel conto quei fattori negativi che, in teoria, dovrebbero scoraggiare la corsa al botteghino. E allora cominciamo con la prima riflessione: piace così tanto il calcio italiano anche in assenza, ad esempio, di uno spettacolare duello in materia di scudetto perché l'Inter aspetta soltanto la settimana giusta per festeggiarlo dopo una cavalcata diventata quasi solitaria. Identico il cammino dello scorso: il Napoli di Spalletti vinse già a febbraio e tanti saluti alla concorrenza lasciata molti punti dietro. Di destini sospesi sono rimasti il traguardo delle poltrone europee (con la sospirata possibilità di guadagnare un quinto posto in Champions) e la salvezza, altro mini torneo a cui partecipa un altro plotoncino di 4-5 squadre con l'esclusione quasi matematica della Salernitana. Ecco allora il primo dato: non è esattamente l'interesse dello scudetto la chiave di lettura. Ci sono altri effetti collaterali che riguardano di sicuro il numero dei tifosi, ad esempio. In questo caso a tirare la locomotiva degli incassi è Milano con i due club Inter e Milan che viaggiano quasi appaiati quanto a presenze (media da 70mila tutte le volte) e ricchi profitti, seguita dalla Roma giallorossa dove la partenza di Mourinho, rimpiazzata dall'arrivo di De Rossi, ha evitato la diaspora. Anzi, sul piano di risultati e stile di gioco, addirittura procurato nuove adesioni.

Questi risultati in stagione (più 4,7% sul torneo passato, numeri più alti dal '97/'98) non risultano scalfiti nemmeno dai fenomeni viziosi che pure bisogna registrare: stadi scomodi, burocrazia disarmante per nuova costruzione di impianti, episodi discussi (razzismo), prezzi per niente popolari. Così alla fine la spiegazione è molto più semplice: è il calcio che piace e che diverte, nonostante tutto.

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