Una Signora che si piace. E Motta fa capire che lo scudetto non è follia

Tecnico e gruppo entusiasti dopo il Como e grazie ai colpi della società. Obiettivo: allungare sulle big

Una Signora che si piace. E Motta fa capire che lo scudetto non è follia
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Vuole volare subito, la Juventus di Giuntoli e Thiago Motta. In classifica e non solo. Così, immaginando di tornare stasera da Verona con il bottino pieno già raccolto all'esordio contro il Como, i bianconeri si troverebbero per esempio a più quattro sul Milan, a più tre sulla Lazio e a più due sull'Inter: dettagli in questa fase di stagione, ma intanto utili per tenere il morale bello alto. Tra meno di una settimana arriverà poi la Roma e sarà quello il primo momento in cui la truppa si metterà alla prova con una rivale di alta classifica. Per volare, la società si è intanto regalata l'ex viola Nico Gonzalez (ieri le visite mediche) e il figlio d'arte Francisco Conceicao (dal Porto): in attesa di salutare ufficialmente Chiesa, Thiago Motta ha così ottenuto il restyling sulle fasce che voleva: dal prossimo turno la Juve sarà quella immaginata per settimane avendo centrato - forse con un po' di ritardo - gli obiettivi che si era posta. Se poi si aggiungeranno come ormai sembra certo anche Jadon Sancho (dallo United) e Koopmeiners, Giuntoli tirerà un sospiro di sollievo e avrà dato al suo allenatore tutti gli strumenti per giocarsela (quasi) alla pari con l'Inter: a un certo punto dell'estate pareva scenario utopico, oggi decisamente no. «La mia vita è bellissima così ieri Thiago Motta -. Mi sveglio presto al mattino con energia e entusiasmo, vado al campo e trovo persone fantastiche che hanno lo stesso mio atteggiamento, ragazzi con una voglia enorme di allenarsi, migliorarsi e competere. Passo il pomeriggio a preparare cose e la sera sto in famiglia. Mi sento un privilegiato, sì».

Lo aspetta un futuro roseo in quel di Torino, allora. Dove il risultato conta storicamente più del bel gioco, elemento dal quale però lui non trascende: «I tre punti sono fondamentali, ma per arrivare a ottenerli ci sono dietro cose che bisogna fare bene: contro il Como mi sono piaciuti per esempio l'atteggiamento difensivo e la lettura della partita, ma possiamo migliorare su tutto». All'orizzonte, pur senza dirlo apertamente, la possibilità di tornare a lottare per il tricolore: «Il Verona ha appena battuto il Napoli, ovvero una seria pretendente allo scudetto. Noi? Lo lascio dire ad altri».

Potrebbe anche scapparci un sorriso perché questa Juve, in attesa della fine del mercato, piace e si sta piacendo: tutti coinvolti, capitano a rotazione (dopo Gatti, oggi potrebbe toccare a Locatelli) e giovani da lanciare e per adesso confermare: Savona e Mbangula, già apprezzati contro il Como, oggi saranno con ogni probabilità in campo dal primo minuto.

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