Chissà se basterà il brodino' Crotone, in arrivo stasera allo Stadium, a risollevare il morale di una Juventus che, reduce dalle sconfitte contro Napoli e Porto, è adesso davvero con le spalle al muro. Per di più con mezza squadra ai box e il timore che la stagione possa sfuggirle di mano. Intendiamoci: tutto è ancora in gioco, dallo scudetto alla Champions e con la finale di Coppa Italia raggiunta. È però chiaro che, al cospetto di un'Inter che si è messa a marciare con il turbo e dopo avere fatto una pessima figura al Dragao salvandosi parzialmente grazie al gol di Chiesa nel finale, un minimo di preoccupazione cominci a serpeggiare.
Ben venga il Crotone, allora: impossibile da non battere perché, se mai accadesse il contrario, allora sì che lo stato di crisi andrebbe ufficializzato. Dopo di che, è altrettanto logico che le vere controprove saranno altre, in attesa del 9 marzo e del match di ritorno degli ottavi di Champions. Contro una squadra reduce da 4 sconfitte di fila e che ha finora subìto 52 reti (peggior difesa) e ne ha segnate solo 23, Ronaldo e compagni potranno ritrovare almeno parzialmente il sorriso. Lo stesso CR7 sente la necessità di dare una spolverata al proprio medagliere, dal momento che non segna da tre partite di fila e da 347 minuti complessivi: avrà probabilmente al suo fianco Kulusevski (Morata non è ancora al meglio) e cercherà di fare diventare il Crotone la 78ª squadra contro cui avrà gioito.
Sullo sfondo, però, resteranno ancora per un po' i due ko con Napoli e Porto: «Non c'era bisogno che intervenisse Agnelli - così Pirlo -. Non serviva nessuno scossone, perché sapevamo di non essere stati da Juve. Adesso pensiamo al Crotone». Con Buffon in porta e mezza squadra ko: di Cuadrado, Arthur, Bonucci e Chiellini si sapeva, ma lo stesso Pirlo ha spiegato che «Dybala sente ancora dolore al ginocchio, servirà altro tempo».
Mancando dal 10 gennaio, senza dimenticarne lo scarso apporto dato fino a quel momento, si tratta di assenza che comincia a pesare: tornerà invece disponibile Ramsey, stringeranno i denti Bentancur (sciagurato in Champions) e McKennie. In rampa di lancio, dall'inizio o a gara in corso, il baby Fagioli già visto in Coppa Italia contro la Spal: «Fa parte della prima squadra, come Dragusin e altri. Se ci sarà bisogno, giocheranno dal primo minuto».
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