Sinner, dall'America a Torino castiga sempre l'amico Fritz

Dopo la finale degli Us Open il n. 1 del mondo batte l'americano nella seconda gara alle Atp Finals

Sinner, dall'America a Torino castiga sempre l'amico Fritz
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Era la rivincita della finale degli ultimi US Open, vinta da Jannik Sinner senza perdere nemmeno un set. E l'esito è stato il medesimo: 6-4 6-4 per l'azzurro, che bissa così il successo della giornata inaugurale contro De Minaur e domani, contro Medvedev, avrà la possibilità di staccare il biglietto per la semifinale.

Taylor Fritz, numero 5 del mondo, fisico da playboy e fidanzato con l'influencer Morgan Riddle, ex modella conosciuta su una app di incontri, si era approcciato al match sapendo di non avere mai battuto il numero uno della classifica Atp: con Sinner era viceversa sotto 1-2, avendo vinto la prima sfida datata 2021, negli ottavi di Indian Wells. Ne viene fuori un primo set equilibrato, in cui Fritz è inizialmente più efficace al servizio.

In un palaInalpi ovviamente esaurito e punteggiato di arancione, l'azzurro deve anche annullare una palla break sul 3-3: passato lo spavento, arriva una prima accelerazione che lo porta tuttavia a non sfruttare tre opportunità per strappare il servizio all'avversario. La strada è però tracciata e, dopo 50', Sinner si aggiudica il set 6-4 al primo tentativo. Match equilibrato, comunque. E stesso menù anche nella seconda partita, durante la quale il Rosso esalta l'arena con un passante di rovescio lungolinea che gli permette di risolvere un game complicato. Arriva anche il primo match point, subito portato a casa: un'ora e quaranta di partita sono stati così sufficienti per chiudere i conti, portando a casa il 77% di punti vinti sulla prima di servizio e il 59 con la seconda, concedendo un solo break point (salvato) e mettendo a segno 6 aces. Una prestazione solida: alla Sinner, insomma.

In precedenza, nello stesso girone, Medvedev si era sbarazzato facilmente di De Minaur tornando così in lotta per la qualificazione alle semifinali: domani, la sua sfida contro Sinner non sarà insomma una semplice esibizione.

Quanto invece ad Alcaraz, inserito nell'altro gruppo rispetto all'azzurro il cui ex preparatore atletico Umberto Ferrara, messo alla porta ad agosto dopo il caso Clostebol, lavorerà l'anno prossimo con Berrettini - ieri ha interrotto

l'allenamento dopo una decina di minuti non sentendosi ancora al meglio: oggi dovrebbe comunque affrontare Rublev per provare a rimanere agganciato alla speranza qualificazione. Non dovesse farcela, spazio a Dimitrov, prima riserva.

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