Sinner è pronto: per Djokovic e per difendere le Finals in Italia

Domani via al Masters con Jannik: «Mi divertirò». Dal 2026 sfida Milano-Arabia?

Sinner è pronto: per Djokovic e per difendere le Finals in Italia
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Torino - «Come si fa a battere Djokovic?». Mentre Novak sorride, tocca a Holger Rune, seduto all'angolo del tavolo delle interviste, rispondere alla domanda del secolo: «Anche quando ci sono riuscito ho rischiato di perdere. Di sicuro devi lottare al massimo fino all'ultima palla: ci vuole una grande motivazione». Ecco: mentre gli otto finalisti delle Atp Finals sfilano sul «blue carpet» davanti a migliaia di torinesi festanti, la parola del giorno è proprio quella. Motivazione, per chi scenderà in campo e per chi vuole tenersi anche in futuro un appuntamento che mette il tennis, e con lui l'Italia, al centro del mondo.

Il successo di Torino, che ospiterà la sfida degli 8 Maestri delle racchette fino al 2025, è confermato dai sorrisi in conferenza stampa, nella quale il Gruppo Rosso (quello di Alcaraz, Medvedev, Rublev e Zverev) vince il Premio Divertimento rispetto ai già più concentrati sfidanti del Gruppo Verde (quello di Sinner con Nole, Tsitispas e Rune). Ma è chiaro che qualcosa si muove per il futuro, ed è in questi giorni - la gara per le edizioni dal 2026 in poi si terrà l'anno prossimo - che ci si dovrà preparare per l'ormai certa concorrenza che arriva dall'Arabia. Nulla di ufficiale, per ora, ma è molto probabile che la Federtennis si voglia giocare Milano e il Pala Santa Giulia che sarà pronto per le Olimpiadi, mentre dal Golfo le manovre sono cominciate con l'acquisto delle Next Gen Finals e puntano ad avere, dal 2025, un Masters 1000 a gennaio, prima degli Australian Open.

Schermaglie politiche insomma, nelle quali entra indirettamente anche Jannik Sinner, i cui successi andrebbero di pari passo con il favore dell'Atp verso un proseguo delle Finals in Italia. La dimostrazione del suo momento di gloria è arrivata da un Corso Roma stracolmo di persone ad aspettarlo per uno degli eventi della giornata e, appunto, da tutti coloro che si sono accalcati davanti a Palazzo Reale per avere il suo autografo. Jannik comincerà domani alle 14.30 contro Tsitsipas (alle 21 poi Djokovic-Rune), e il suo sguardo non conosce confini: «Sono felice di essere qui la prima volta da qualificato di diritto, l'atmosfera a Torino è grandiosa. Sono felice perché arrivo da un periodo super nei tornei indoor: sono sicuro che mi divertirò». Al suo fianco Djokovic lo guarda pregustando la sfida, perché poi lui è sempre lo stesso: «È vero, sono in gruppo di giocatori giovani.

Ma io non ho ancora intenzione di mollare. Questo torneo è come affrontare una finale a ogni partita e loro sono molto affamati. Questo però spinge ad essere ancora migliore». Perché, si sa, per lui la motivazione è tutto.

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