È un Sinner stellare

Il n°1 del mondo batte Fritz e trionfa. Dominio totale: nel torneo non ha perso un set, l'ultima volta nell'85 con Lendl. L'Atp assegna all'Italia le Finals fino al 2030. Condivisione Torino Milano?

È un Sinner stellare
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Maestro Sinner. Sembra pazzesco dirlo, ma c'è un italiano che ha compiuto il miracolo, arrivando là dove nessun tennista avrebbe mai potuto pensare di farlo per realizzare i nostri sogni. Ed è stata la cronaca di un delirio annunciato, dopo l'ultimo colpo di Fritz finito largo: braccia alzate, l'abbraccio con il team, Torino impazzita. Che giornata, finita col doppio 6-4 che ha regalato un'altra pagina indimenticabile al nostro sport.

Tutto è andato in crescendo: la gente fuori dall'hotel fino al mattino, il sindaco di Torino Lo Russo che rivela l'intenzione di dare a Jannik la cittadinanza onoraria, poi il trionfo. E ancora il capo dell'Atp Andrea Gaudenzi (italiano), che annuncia davanti al presidente della federazione (italiana) e al numero uno del mondo (italiano) che le Finals per 5 anni del 2026 al 2030 vanno, indovinato, all'Italia. Ovvero restano: «Il mio vicepresidente ha detto che ci hanno rubato tutti i sogni», ha scherzato Angelo Binaghi, che aveva le lacrime agli occhi mentre diceva al mondo «siamo un grande Paese, giocate a tennis che fa bene alla salute». Per poi consegnarsi allo champagne che gli spruzzava addosso Sinner. Il Maestro.

Quanto sei felice Jannik? Di certo lo sono stati quelli che hanno accettato la scommessa di vederlo vincitore nel torneo senza perdere un set (era quotato a 9), la stessa cosa che fece 40 anni fa Ivan Lendl e che al ragazzo dai capelli rossi ha fruttato il bonus dei 4,6 milioni che fanno parte dei 21 vinti in stagione. E poi, se aggiungiamo che Federer e Djokovic sono stati gli unici prima di lui a conquistare nello stesso anno i due Slam sul cemento più le Finals, si capisce a che punto siamo arrivati. E allora, Jannik, sei felice? «Tanto, davvero, per il tennis espresso questa settimana e tutto l'anno: giocando così sono molto felice...» e il futuro? E la vicenda doping? «Siamo usciti 3 volte bene dalla vicenda, sono molto fiducioso che possa essere positivo anche il quarto appello. Dopo quanto successo abbiamo continuato a lavorare come se non ci fosse un domani e ci siamo migliorati in questo periodo complicato». Quanto ai successi di chi si appresta ad essere il campione dei campioni dello sport italiano, «anche se non posso permettermi di essere paragonato a chi ha fatto tanto in carriera, io sono solo all'inizio» dice, «c'è ancora tanta strada da fare».

E c'è comunque l'amore della gente, quella per un Maestro del tennis: «Quando entro in campo sento che devo ripagare tutto questo affetto: il pubblico italiano mi ha dato tanto quando le cose non andavano bene, ho preso forza grazie a loro. Sono fiero di essere italiano». Siamo fieri di te.

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