Il mondo degli scommettitori non finisce mai di stupire: si può puntare su un avvenimento e nel frattempo giocarci contro. Non è prassi così desueta.
Fra i tanti tipi di scommesse antepost sul calcio uno dei più aleatori riguarda il titolo di capocannoniere della serie A, per il quale la logica abbinata Attaccante forte in squadra con buona manovra offensiva è tutt'altro che una scienza esatta.
Di sicuro i bookmaker nelle fasi iniziali della stagione battezzano un solo attaccante per squadra.
Ad esempio nelle quote Snai di ieri pomeriggio ai primi dodici posti come possibile capocannoniere c'erano calciatori di dodici squadre diverse e per trovare un doppione si è dovuto arrivare a Destro, offerto a 50,00, mentre il compagno Osvaldo è dato a 15,00. Insomma, almeno il banco ha fiducia in Zeman, mentre sono ancora nel mare magnum degli Altri quotati a 15 giocatori da copertina come Cassano ed El Shaarawy.
Dopo avere sottolineato ancora una volta che dal gioco antepost si possono trarre grandi soddisfazioni, bisogna anche ricordare che il calcio di fine stagione regala triplette e doppiette sospette a squadre senza più grandi obbiettivi e quindi il fatto che Cavani sia adesso favoritissimo a 2,75 non significa che un Napoli ancora in corsa per lo scudetto ad aprile possa aiutarlo. Anzi, è probabilmente vero il contrario.
Qual è dunque la strategia consigliabile? Come al solito è quella che integra una o più prese di posizione su una situazione antepost, in questo caso il titolo di capocannoniere, con situazioni di giornata.
Visto che adesso si può scommettere su molti siti legali sul fatto che un giocatore vada o no in gol nella singola partita, è perfino banale prevedere che molti sistemisti prenderanno posizione sul Cavani capocanoniere e poi gli giocheranno contro a partire da Napoli-Udinese di domenica sera.
Un giochino che si può applicare anche ad altri bomber, praticamente a tutti quelli il cui non gol nella singola partita abbia una quota significativa.
Ovviamente la giocata sul non gol ad personam nel singolo match dovrà essere una frazione della somma messa sul Cavani capocannoniere, usando come denominatore il numero di partite in cui si spera di andare al pareggio.
In sostanza si decide per quante partite da qui al termine della stagione l'attaccante del Napoli non debba andare a segno, gufandogli contro fin da subito.
Schema più facile da mettere in pratica che da spiegare, ma che il banco non teme vista la scarsa propensione degli scommettitori (anche dei professionisti) a prendere posizioni a lungo termine.
E non è questione di aspetto ludico della scommessa, perché il professionista gioca per vincere, ma solo di orizzonte psicologico.
Twitter @StefanoOlivari
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