La conferenza stampa di Luciano Spalletti non è stata affatto banale. Il neo tecnico dell'Inter si è dilungato per oltre un'ora e venti minuti con tutti i giornalisti presenti ad Appiano Gentile ed è parso felice, sereno e determinato. Il club nerazzurro ha pensato all'uomo di Certaldo per la ricostruzione e il primo concetto dell'ex allenatore della Roma è stato chiaro: "Ho scelto l’Inter per riposizionarla nel ruolo che le compete nella sfera che riguarda la storia di questo grande club. Ho scelto l’Inter perché quando me la sono immaginata, l’ho immaginata come una storia piena, piena di belle cose. E le voglio vivere fino in fondo guardandola in prima linea, da attore e da spettatore privilegiato. Quando la si vede da due posizioni, la si conosce tutta. La vivrò in tutte le sue sfaccettature, voglio assorbire tutto. Dobbiamo riportare l’Inter dentro la sua storia".
Spalletti ha poi parlato della squadra preferendo non parlare dei singoli giocatori anche se ha riservato parole al miele per il capitano Mauro Icardi: "Dobbiamo avere tutte le qualità delle componenti di cui disponiamo. Dobbiamo essere squadra. L’Inter deve acquisire la costanza di un risultato permanente, non occasionale. Guarderemo la rosa a fine agosto per permettere ai giocatori di esprimersi al meglio. Icardi? Mauro ha qualità incredibili, non vanno perse. Casomai diamogli la possibilità di metterci un po’ di appoggi quando viene incontro a centrocampo. E’ il capitano dell’Inter, avrà il doppio lavoro, dovrà indicare anche i comportamenti ai suoi compagni".
Spalletti ha poi fatto i complimenti a Massimiliano Allegri per il lavoro svolto alla Juventus ed ha preso come punto di riferimento proprio il club bianconero: "L’anno scorso ho visto Inter-Juve, non ho notato tutta questa differenza. Li vedo più vicini. I bianconeri sono una società forte, hanno dato bellezza al campionato. Bisogna fare i complimenti a Massimiliano Allegri. Quando si hanno giocatori forti si pensa che sia facile. Vincere è difficilissimo.
Facile è avere giocatori deboli e non vincere nulla. Dobbiamo rispettare la Juve, ma non deve essere confuso con il timore. Non abbiamo timore di giocare contro di loro, non inciamperemo sull’ultimo gradino della scaletta quando entreremo in campo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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