La fretta di una città, Napoli, che vede il traguardo atteso da 32 anni ormai vicinissimo, con un artigiano locale che ha già allestito un presepe tutto azzurro. La fretta di un presidente, Aurelio De Laurentiis, che ha di fatto blindato l'allenatore nel giorno in cui ha ricevuto il prestigioso Premio Bearzot («resterà con noi»). I silenzi di Luciano Spalletti che vuole vivere nel presente perché c'è un lavoro da completare: la conquista matematica del titolo e magari - arrivandoci con due derby italiani - una finale di Champions.
Il contratto del tecnico scadrà formalmente a giugno, ma la società al momento della firma nell'estate 2021 si riservò la possibilità di far scattare unilateralmente un'opzione per la stagione 2023/24. Rimanere in scadenza o rinnovare è però un'altra storia che Spalletti sta provando a posticipare il più possibile. De Laurentiis ha già avviato la trattativa per il rinnovo del contratto, ma la proposta non ha ancora ricevuto risposta.
Cosa potrebbe spingere dunque il tecnico toscano lontano da Napoli? Un'offerta choc da un top club europeo, ad esempio, anche se al momento non sarebbe all'orizzonte. Poi l'idea che la magia di questa stagione, con risultati inattesi alla vigilia quando molti big avevano lasciato Napoli, possa non ripetersi. L'allenatore mette in conto pure la minaccia di qualche cessione illustre: il futuro di Osimhen, arrivato a una quotazione di 100 milioni, è ancora da scrivere, con Bayern e Manchester United pronte alla mega-offerta pur di averlo in estate, tanto che il club azzurro e i suoi uomini mercato si stanno muovendo da tempo per trovare il possibile sostituto. E i Red Devils hanno messo gli occhi anche su Kim, che ieri ha dovuto chiedere ai tifosi sudcoreani per alcune dichiarazioni che sembravano privilegiare il club alla Nazionale. Ma dalla Francia arriva intanto la notizia del rinnovo imminente di Kvaratskhelia: accordo con nuovo stipendio che passerà da 1 a 2,5 milioni fino a 4 bonus compresi. Il Napoli avrebbe pianificato la sua cessione solo a partire dall'estate 2024 e la cifra di partenza non sarà inferiore a 100 milioni di euro dato che non ci sarà clausola rescissoria.
«Il Napoli? Sinceramente non me l'aspettavo così, sapevo che era una buona squadra con un grande allenatore, un binomio ben fatto. Si sono espressi al massimo in tutto e sono stati anche fortunati perchè non hanno avuto un avversario diretto». Gli elogi arrivano da Francesco Totti che prosegue l'opera di riavvicinamento con Spalletti dopo l'ultimo anno burrascoso in giallorosso. Segnali distensivi in tal senso sono arrivati anche dal tecnico, che ora ha solo voglia di chiudere la pratica campionato. La prima data possibile è il 15 aprile: servono tre vittorie azzurre, non più di tre punti della Lazio, non più di cinque dell'Inter e il mancato filotto di Milan (avversario del Napoli domenica al Maradona con nuovo record d'incasso) e Roma.
Con un paradosso: il Napoli potrebbe laurearsi campione in quel weekend, ma poi dovrebbe far slittare la festa se il Collegio di garanzia presso il Coni il 19 aprile annullasse il -15 alla Juventus che tornerebbe al secondo posto. Ecco perché Spalletti non ha fretta...
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