Juve, cuore Champions

Straordinaria vittoria dei bianconeri che in 10 e sotto 2-1 ribaltano il Lipsia con un super Vlahovic e la magia di Conceicao

Juve, cuore Champions
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Due gol per Benjamin Sesko e altrettanti per Dusan Vlahovic. L'uomo che decide la partita è però Chico' Conceicao che, con la Juve in dieci contro undici (espulso Di Gregorio sull'1-1), inventa la rete del 3-2 con una giocata da fuoriclasse vero: dribbling nello stretto e carezza al pallone appoggiato sul palo lontano. Match insomma incredibile, con gol bellissimi e la Signora che viaggia a punteggio pieno dopo le prime due giornate di Champions.

Thiago Motta conferma Fagioli in mezzo al campo, con Yildiz e Nico Gonzalez partner di Vlahovic. Nemmeno il tempo di cominciare che Thiago Motta deve rinunciare a Bremer per una distorsione (come minimo) al ginocchio sinistro: dentro Gatti, con Savona e Cambiaso esterni e Kalulu centrale. La partita stenta a prendere ritmo anche perché si fa male pure Nico Gonzalez: non succede granché, ma la Juve non soffre più di tanto. I portieri restano sostanzialmente inoperosi, il Lipsia non impressiona ma là davanti il talento abbonda. Succede così che in un attimo il match si spacchi: da una mezza occasione per la Juve conclusione di Fagioli deviata da Vlahovic salta fuori una ripartenza tedesca che si rivela letale. Il servizio di Openda per Sesko non è nemmeno perfetto ma lo sloveno pare davvero Ibrahimovic, si allunga come un supereroe, stoppa il pallone di destro e con il sinistro sfruttando una marcatura non proprio ferrea di Cambiaso - trova una conclusione che sbatte sull'interno della traversa e finisce in rete. È sostanzialmente il primo gol vero' che la Juve subisce in otto partite, essendo rimasta imbattuta per sei volte in campionato e avendo preso gol dal Psv Eindhoven solo nel recupero di una gara dominata. La reazione bianconera produce una protesta per un intervento su Vlahovic in mezzo all'area e una conclusione dal limite di Fagioli terminata a lato. Il pareggio arriva però a inizio ripresa, dopo un palo di Koopmeners: Cambiaso si riscatta e pennella un cross dalla sinistra, la girata di Vlahovic è perfetta e la Juve può gioire.

È tutt'altra partita rispetto a quella della prima metà: Openda si inventa una fuga di quaranta metri palla al piede e alla fine colpisce il palo, Di Gregorio viene espulso (tocco di mano fuori area, da ultimo uomo) e il match cambia ancora: il Var convince l'arbitro a punire il gomito alto di McKennie sulla punizione di Openda, Sesko raddoppia dagli undici metri ma non è mica finita: il successivo gioiello è di Vlahovic, con un sinistro all'incrocio. I tedeschi attaccano a testa bassa, Openda colpisce un altro palo, Kalulu è meraviglioso e il gioiello finale è di Conceicao.

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