Suona la sveglia viola per il solito. Diavolo brutto addormentato Ma è un pari inutile

Ancora una partenza diesel del Milan subito sotto. Ci pensano Abraham e, di nuovo, Jovic

Suona la sveglia viola per il solito. Diavolo brutto addormentato Ma è un pari inutile
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Milano - È stato un autentico festival di orrori difensivi e di prodezze balistiche. I due portieri, De Gea e Maignan, possono meritare la lode per una striscia di decisivi interventi. Poteva finire 5 a 5, è finita 2 a 2 grazie a loro. La Fiorentina è schizzata dai blocchi di partenza, 2 a 0 in 10 minuti, Il Milan l'ha raggiunta, con merito, a metà ripresa. Si sono forse divertiti i 72mila di San Siro ma le rispettive ambizioni in campionato vengono forse definitivamente ridimensionate. Il Milan si trascina dietro i soliti difetti inguaribili della gestione Conceiçao, la Fiorentina è incapace di opporre una migliore resistenza in particolare nella seconda parte. Ha sbagliato qualche gol di troppo (2 gol annullati), salvata dal suo portiere. Leao è stato un trascinatore dei suoi, maltrattato dall'arbitro, Jovic si è vendicato dei viola ma alla fine è rimasta la sensazione di una squadra indifendibile.

Non è più una notizia l'incipit disastroso del Milan (tredicesima volta da quando c'è Conceiçao), nemmeno l'errore sanguinoso di Musah. E così dopo 10 minuti la Fiorentina si ritrova davanti, comodamente, 2 a 0 senza nemmeno sudare. Perché dall'errore dell'americano (sostituito al volo anche per i fischi impietosi di San Siro), nasce l'azione viola conclusa dal cross di Gudmundsson deviato in rete da Thiaw nel tentativo di salvare la porta. Il raddoppio è una giocata da manuale: palla da sinistra (Parisi) a destra (Dodo), rimessa a centro dove Kean irrompe con forza e precisione per il raddoppio. Il Milan è una squadra spaesata, senza un copione, una idea di gioco e una strategia difensiva. Vive solo di fiammate dei singoli: una di Leao (invece di chiudere in gol cerca l'assist per Abraham in ritardo), l'altra dello stesso Abraham con sponda di Pulisic e destro nell'angolo per l'1 a 2. A quel punto Conceiçao manda Jovic al posto di Musah schierando il 4-4-2 ma sono altri i rammendi necessari perché Fofana patisce Fagioli mentre Theo va in crisi sulle serpentine di Dodo (i due poi finiscono ammoniti per una lite) e qualche dubbio sulla tenuta di Walker emerge. Un gol spettacolare di Ranieri a fine primo tempo è cancellato dal fischio precedente dell'arbitro (per fallo di Parisi su Pulisic).

Tocca a De Gea, nella prima parte della ripresa, salvare la Fiorentina con due prodezze (la prima su Abraham, la seconda su Reijnders) perché è allora che il Milan compie la pressione più asfissiante premiata dalla stoccata di Luka Jovic che sfrutta alla perfezione un lancio di Tomori ignorato dalla difesa viola. C'è gloria anche per Maignan, intendiamoci, in una sfida con le marcature ormai saltate: il portiere francese devia prima su Beltran e poi su Kean volato via al controllo di Thiaw.

Così fino alla fine, con occasioni da una parte e dall'altra: sbava una palla-gol facile Kean, Theo Hernandez riparte e dopo una discesa di 45 metri sorvola la traversa. La chiusura del festival del gol a San Siro è firmata dal sigillo di Dodo annullato per fuorigioco del brasiliano.

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