Super Jacobs si promuove tra i grandi. "Tokyo arrivo"

Dà sicurezza Marcell Jacobs. Non a caso se la gioca spalla a spalla con lo statunitense Ronnie Baker, secondo al mondo quest'anno con 9''85 ai Trials. A Stoccolma, Diamond league, gli finisce dietro di un pensiero, 10''03 l'americano, 10''05 l'italiano. Vento contrario di 0,8 metri al secondo. Vento beffardo che cela e rallento un gran tempo.

Jacobs, a poche settimane dai Giochi Olimpici di Tokyo, fresco primatista italiano (a maggio) nei 100 metri con 9''95, passa l'esame fra i grandi, firma un altro crono di livello mondiale, e si mette alle spalle velocisti di qualità come il britannico Chijindu Ujah (10''10), lo statunitense Isiah Young (10''13), i canadesi Aaron Brown e Jerome Blake entrambi a 10.18, l'altro Usa (da 9''85) Marvin Bracy (ieri 10''19), lo svedese Henrik Larsson (10''39).

«Mi do un otto e mezzo, quasi nove - così Jacobs - Mi mancava correre accanto ad alcuni dei favoriti per la medaglia olimpica, volevo questo confronto, non avevo nulla da perdere e sono contento di aver duellato con Baker fino all'ultimo metro. Anzi, in realtà mi dispiace di non aver vinto: intorno agli 85 metri, quando ho visto di essere davanti a Baker, ho voluto strafare, mi sono indurito invece di lasciarmi andare e ho perso un paio di appoggi. Peccato. Ma oggi è stata una prova importante verso Tokyo. Se perdo di due centesimi da chi corre 9''85 non significa che valgo 9''87 ma qualcosa sicuramente vorrà dire. Adesso si recupera per venerdì a Montecarlo, sperando di non trovare nuovamente vento contrario».

Nel Principato troverà il leader mondiale stagionale Trayvon Bromell (9''77), di nuovo Baker e poi il terzo qualificato americano per Tokyo, Fred Kerley (9''86) e soprattutto l'altro azzurro Filippo Tortu. Primo vero incontro ravvicinato ad alto livello dopo avergli tolto il primato.